Il giardino dei poeti
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Preghiera alla Vergine
Mille pene Natura sparge a larga mano
il reo non lasciar in rio pantano
se mai tribolazioni affliggono il cuor
Tu redìmele Madre del santo amor.
Negletti figliuoli tue creature
che dal mondo veniam noi figli pure
per lodar il Figlio, Spirto e Creator
tutti gli uomini fino al progenitor.
Non sia lamento per il duro soffrir
il dolor redento non voglio fuggir
un cuor desidero che sia ardente
d’amor per i rei non apparente.
Tra fragili anime Vergin silente
a Dio ed uomini Vergin ubbidiente
Tu forza infondi con vigore ai cuori
che tra notti lottan con santi ardori.
Da Valle ammiriam tuo spirto soave
noi ti preghiamo con spasimi: Ave.
Ave del ciel Regina di Pompei
familiare e Madre dell’Agnus Dei.
Tu che del mondo proteggi i bambini
tutti, chè hai un cuor senza confini
tergi le lacrime a quei che piangono
le ferite sana a quei che soffrono.
Fino al crepuscolo da mane a sera
l’alma assorta sia in lunga preghiera
per poter un dì veder il tuo viso
Madre di Pompei e del Paradiso.
Sac.Antonio Arpaia
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