Il giardino dei poeti
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Porto nella procella
Ricordo quando il vento mi spingeva
nelle brulle e deserte mie campagne
ero solo ed il dolor mi stringeva
l’angoscia e la fame eran mie compagne.
Pompei, terra corteggiata e amata
da te poco tempo mi allontanai;
da stuol di pellegrini visitata
tu gli amari natali dato mi hai;
non di meno nei sogni sei restata!
Forte è il tuo mondial fascinoso incanto.
Nel mio cuor qual madre sempre sei stata
tu mia vita e per l’amor io ti canto
tu che accogli la mia Vergine bella,
d’ogni fedel porto nella procella.
Don Antonio Arpaia
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