Il figliuol prodigo
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Con speranzoso sguardo scruta
l’orizzonte lontano
il vecchio padre che ancora attende il figlio,
che deluso stringe foglie accartocciate,
e pietra priva di venatura d’oro.
Assorto risente l’invitante tintinnio,
rilucente e scivoloso sul tavolo da gioco.
Le sguaiate risa di donne
in cerca di monete,
gli risuonano ancora dentro
E ritorna il figlio già pentito a casa.
Avanza lento sulla via,
ma, il lontano sguardo del padre
lo raggiunge, lo salva, lo ristora.
Nella casa avita la misericordia paterna
già gli prepara accoglienza cara
l’anello d’oro, la festosa veste del perdono
e le braccia aperte in rinnovato amore!
Rosarita De Martino
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