Il Battesimo di Nostro Signore Gesù Cristo
Questo articolo è stato già letto901 volte!
La differenza tra il battesimo di Giovanni Battista e il Battesimo istituito da Gesù e che è divenuto un Sacramento, sta nella differente condizione: il primo era un uomo, mentre il secondo era Dio.
Giovanni Battista predicava un battesimo di penitenza e di preparazione all’incontro con il Messia, mentre il Signore istituì il Battesimo per la liberazione del peccato originale e far diventare figli di Dio le genti.
Giovanni battezzava come segno di conversione e di preparazione per accettare Colui che battezzerà “in Spirito Santo e fuoco” (cfr. Matteo 3,11). Il battesimo di Giovanni accompagnava una predicazione esigente, nella linea dei Profeti, che chiedeva ai presenti un cambio di vita, e l’abbandono delle sicurezze religiose legate all’appartenenza al popolo eletto e all’eliminazione delle ingiustizie.
Suona strana la richiesta di Gesù di ricevere il battesimo da Giovanni, non ne aveva alcun bisogno, ma come Uomo volle obbedire alla Volontà del Padre che aveva inviato il Battista a predicare la venuta del Figlio eterno nel mondo. Era un fatto di giustizia sottoporsi a quel battesimo.
Mentre avveniva il rito, videro scendere dal Cielo sotto le sembianze di una colomba, lo Spirito Santo e tutti furono testimoni.
Gesù non necessitava del battesimo, l’occasione però fece rivelare la Santissima Trinità e Giovanni ebbe il privilegio di ascoltare la voce del Padre, stare accanto al Figlio e accogliere la presenza dello Spirito Santo che si adagiava sull’acqua.
È possibile fare l’esperienza della Santissima Trinità solo se si è ricevuto il Battesimo cristiano, in alcun modo si può cogliere la presenza né è possibile predicare questa Verità. Gesù è venuto a rivelare che Dio non è solo, non lo è mai stato. Una Verità che ha reso furibondi gli ebrei e soprattutto per questo Lo hanno crocifisso.
Dio dall’eternità è rimasto sempre felice, non mancandogli nulla ed essendo la perfezione è sempre stato sufficiente. Dio non aveva bisogno di noi, non abbiamo aggiunto nulla alla sua essenza, sicuramente l’uomo ha sempre offerto maggiori manifestazioni di rifiuto di Dio che di amore.
Eppure Dio continua ad amarci ardentemente, non solo perché “la gloria di Dio è l’uomo vivente”, come scriveva Sant’Ireneo, ma proprio perché l’uomo esiste, Dio mostra la sua paternità usandogli infinita misericordia.
Se Dio non fosse Amore, la terra non avrebbe abitanti da secoli!
Il Battesimo istituito da Gesù è una Grazia speciale perché ci rende figli del Padre.
Il Battesimo rimette il peccato originale, tutti i peccati personali e le pene dovute al peccato;
fa partecipare alla vita divina trinitaria mediante la Grazia santificante, la Grazia della giustificazione che incorpora a Cristo e alla sua Chiesa;
fa partecipare al sacerdozio di Cristo e costituisce il fondamento della comunione con tutti i cristiani;
elargisce le virtù teologali e i doni dello Spirito Santo.
Il battezzato appartiene per sempre a Cristo: è segnato, infatti, con il sigillo indelebile di Cristo che viene chiamato carattere.
Leggiamo comunque dai famosi scritti del domenicano Padre Royo Marín gli effetti del nostro Battesimo:
«Il Sacramento del Battesimo produce, in colui che lo riceve, una serie di divine meraviglie. Ecco le principali:
1) Infonde la Grazia santificante, con la sfumatura speciale di Grazia rigenerativa, che è propria del battezzato, rendendolo in grado di ricevere gli altri Sacramenti.
2) Converte il battezzato in tempio vivo della Santissima Trinità, per la divina inabitazione in tutte le anime in stato di Grazia.
3) Infonde il germe di tutte le virtù infuse e i doni dello Spirito Santo.
4) Lo rende membro vivo di Gesù Cristo, come ramo della divina Vigna (Gv 15,5).
5) Imprime il carattere battesimale, il quale lo rende membro vivo del Corpo Mistico di Gesù Cristo, che è la Chiesa, e gli dà una partecipazione reale e vera (sebbene incompleta) nel sacerdozio di Gesù Cristo. Questa partecipazione sacerdotale si perfeziona con il carattere del Sacramento della Cresima e si completa con il carattere del Sacramento dell’Ordine.
6) Estingue totalmente dall’anima il peccato originale e tutti i peccati presenti, precedentemente commessi; questi peccati non sono appena coperti, ma estinti di fatto e in forma definitiva. Così lo ha definito espressamente il Concilio di Trento (D §792).
7) Perdona tutta la pena dovuta ai peccati, tanto quella temporale quanto quella eterna. In modo che se un peccatore riceve il Battesimo nel momento della morte, entra immediatamente in Cielo, senza passare per il Purgatorio. È quello che ha insegnato il Concilio di Firenze (D §696) e che poi il Concilio di Trento ha definito (D §792)».
Padre Giulio Scozzaro
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.