I Testimoni di Geova – XXXIV Lezione
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La moralità di Jahve
L’errore: a sentire i tdG, chi non conosce e non usa il nome di Geova non può essere identificato con quelli che Dio trae per essere il suo popolo”.
Che cosa significano queste parole? Che per essere ben voluti e non odiati da Geova bisogna far parte, di buona o di mala voglia, della setta che da lui prende il nome. Chi ne è fuori per esplicito rifiuto (e sono tanti!) o per ignoranza, sarebbe un immorale, un empio, un operatore di iniquità, oggetto dell’odio di Geova e destinato alla distruzione eterna.
“Chi abbandona Geova perirà!”. E’ questo il minaccioso monito martellato con ossessiva pertinacia da La Torre di Guardia, organo ufficiale della setta geovista. Nel 1973 scriveva:
“L’ira di Dio (= Geova) è specialmente accesa con- tro la cristianità. Sarà spazzata via mediante il fuoco tra breve. Nessuno deve provar simpatia e far cordoglio su di essa, Geova non lo vuole”.
E il terribile Rutherford, il secondo presidente della società geovista, aveva rivolto a Geova la sua preghiera:
“O Geova, Eterno degli eserciti, non mostrare misericordia. Distruggili nella tua ira, distruggili e non siano più” .
Questo equivale a dire che Geova è un dio crudele!
La verità: Vogliamo fare alcune considerazioni:
a) Dei circa quattro miliardi di creature umane oggi viventi sulla terra solo una infinitesima percentuale appartiene alla setta geovista. La stragrande maggioranza degli uomini d’oggi – della nostra generazione – non sono testimoni di Geova e mai lo saranno. Centinaia di migliaia, anzi milioni, si sono dissociati dalla setta perché disillusi e disgustati dei suoi insegnamenti e del suo comportamento settario. Altri hanno avuto e hanno bbastanza intelligenza per capire la vacuità della propaganda geovista e la inconsistenza delle sue promesse: promette un paradiso terrestre prossimo, imminente, ma sempre rimandato dopo la mancata scadenza. Centinaia di milioni sono abbastanza equilibrati e si beffano giustamente delle minacce dei geovisti. Credono in Dio, ma non in Geova!
Perché questi miliardi di creature umane devono essere odiati da Dio? Perché devono essere qualificati come criminali, immorali, ipocriti, corrotti?
b) La Bibbia non giustifica, anzi condanna il comportamento dei tdG: “Spetta forse a voi giudicare quelli di fuori? Quelli di fuori li giudicherà Dio” (1 Corinzi 5, 13; cf. Romani 14, 4; Giacomo 4, 11).
Ci dispiace dirlo, ma una lunga esperienza coi geovisti sia mediante la loro velenosa propaganda, di cui è piena La Torre di Guardia, sia mediante l’amara e spesso tragica esperienza, fatta in mezzo a loro da persone oneste, onestissime, che hanno abbandonato la setta, ci autorizza a dire che i tdG hanno degradato in modo blasfemo l’altissima levatura morale del Dio della Bibbia, riducendolo a un piccolo dio tribale, assetato di odio e di vendetta.
La testimonianza di un ex-testimone
Tra le centinaia di migliaia, che in questi ultimi anni si sono dissociati dalla società geovista, uno dei più noti è il tedesco Gúnther Pape. Dopo matura riflessione assai sofferta divenne cattolico. In un libro di larga diffusione racconta la sua esperienza e scrive tra l’altro: “Di quale religione ti professi. Sei cattolico? Evangelico? Fai parte d’una delle tante sette cristiane? Sei un seguace di Maometto? Di Budda? 0 di qualche dottrina non cristiana?
Sappi dunque che sarai annientato nel giorno di Armaghedone (Apoc. 16). Perché? Perché quello che tu preghi, in realtà, è Satana, l’avversario di Dio.
Così ho predicato io, questo annunciano ancora oggi i testimoni di Geova”.
Geova, dunque, il dio della setta geovista, ha predisposto che l’umanità fosse divisa in due gruppi: uno dei suoi, dei puri, dei salvati; l’altro, quello di satana, cioè dei non-testimoni, malvagi ed empi, destinati inesorabilmente allo stroncamento eterno.
La grande meretrice
Come già abbiamo accennato, l’ira di Geova è accesa specialmente contro la cristianità, e in modo particolare contro la Chiesa Cattolica, rea di essere la grande diffamatrice del suo nome. “Diffamatrice del suo nome” vuol dire che centinaia di milioni di veri cristiani rifiutano di accettare gli errori geovisti ed evidenziano, Bibbia alla mano, quanto essi siano radicalmente contrari agli insegnamenti genuini della Bibbia. Hanno scritto: “Oggi la cristianità ha mille milioni di aderenti. In modo significativo Gesù predisse che, al tempo della sua presenza al potere del Regno, non pochi, ma molti professanti cristiani lo avrebbero supplicato, dicendo: ‘Signore, Signore, non abbiamo profetato in nome tuo, e in nome tuo espulso i demoni, e in tuo nome compiuto opere potenti?’. Saranno come estranei per Gesù, che risponderà: ‘Non vi ho mai conosciuto! Andatevene da me, operatori di iniquità’ – Matteo 7.22-23”.
Due osservazioni a riguardo di questo velenoso linguaggio de La Torre di Guardia:
La prima. Nel testo citato di Matteo (7, 22), è detto che le terribili parole di condanna saranno pronunciate da Gesù in quel giorno, ossia nel giorno dell’ultimo giudizio (cfr. Matteo 25, 31). Non deve dunque qualificarsi come una presunzione inqualificabile il voler anticipare quel giudizio? Il voler sostituirsi all’Unico Giudice dei vivi e dei morti? (cfr. Giovanni 5, 22-27; Atti 17, 31; Apocalisse 2, 23).
E da parte sua san Paolo avverte: “Non vogliate giudicare innanzi tempo di alcuna cosa finché non venga il Signore. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e farà palesi i disegni dei cuore, e allora ciascuno si avrà da parte di Dio la sua lode” (1 Corinzi 4, 5).
Fedeltà alla Bibbia esige che il vero cristiano attenda quel giorno prima di pronunciare sentenze di condanna nei riguardi degli altri. Ma questa fedeltà alla Parola di Dio manca ai tdG. Essi usano ed abusano della Bibbia per propagandare i loro errori, tra i quali domina un autentico odio verso chi non si piega alla loro prepotenza.
La seconda. E’ poi vero che molti professano, cristiani saranno come estranei a Gesù?
Facciamo qualche esempio: – Siete una madre di famiglia che crede in Gesù, Figlio di Dio e Nostro Salvatore; come voi ve ne sono centinaia, migliaia, decine di migliaia in ogni continente; tutte si sforzano di vivere secondo il Vangelo, compiendo fedelmente la propria missione di sposa e di madre, a costo spesso di grandi sacrifici.
Perché queste pie e oneste madri di famiglia dovrebbero essere estranee a Gesù Cristo e meritevoli della sua condanna?
– Siete un operaio, un contadino, un professionista, un impiegato, uno studente… Vi . impegnate a fare coscienziosamente il vostro dovere perché credete in Gesù Cristo, il Maestro ineguagliabile, e avete scelto la via della salvezza nella Chiesa Cattolica. Siete convinto della vostra fede.
Perché dovreste essere un ipocrita, un malvagio, un operatore di iniquità?
– Siete un ex-testimone di Geova. Avete abbandonato la setta – come hanno fatto centinaia di migliaia! – perché avete voluto vedere coi vostri occhi, rompere la gabbia di ferro in cui i tdG chiudono i loro associati; e vi siete reso conto che la loro spiegazione della Bibbia è incompleta, falsa, ingannatrice. Ora avete la coscienza di essere nella verità e di vivere in modo conforme ai veri insegnamenti di Cristo.
Perché dovreste essere tra coloro che Cristo non riconoscerà come suoi? Vi sentite veramente un Giuda come i geovisti vi qualificano.
Dio è Amore (1 Giovanni 4, 8)
Anche i tdG dicono che Dio è Amore. Non possono non dirlo. Il punto, comunque, è vedere in che senso essi intendono la meravigliosa definizione di Dio data da san Giovanni: Dio è Amore.
L’errore: I tdG sono d’avviso che Dio o piuttosto Geova è amore perché usa la sua potenza per un giusto scopo e per il bene di quelli che amano ciò che è giusto. E qual è questo scopo e il bene di quelli che amano ciò che è giusto? Ecco: che la nostra adorazione sia rivolta a lui, a Geova, e sia una devozione esclusiva. In parole più chiare, per essere amati da Geova bisogna associarsi, volenti o nolenti, alla setta che da lui prende nome.
Sull’esempio di Geova si comportano i suoi testimoni. A loro avviso, “non sono da amare tutti e tutto” né “provare amore per quelli che odiano Geova” I. E poiché nel gergo geovista “quelli che odiano Geova” sono tutti coloro che non pensano né vogliono pensare come loro, ne segue che i geovisti devono amare soltanto i membri della loro setta e odiare tutti gli altri.
La verità: Forse qualche espressione dell’Antico Testamento può dare appiglio ai tdG di giustificare ed imporre la strana morale d’un amore settario. Ma quelle espressioni vanno spiegate onestamente, alla luce del Vangelo di Cristo, che venne a portare la Legge a compimento (cfr. Matteo 5, 17).
“Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?” (Matteo 5, 43-47; Luca 6, 27-38).
Padre Nicola Tornese s.j.
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