I Testimoni di Geova – XXXIII Lezione
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Natura fisica di Dio
1 – Dio non ha corpo.
L’errore: A parere dei geovisti “non esiste intelligenza senza una mente. E sappiamo che se c’è una mente ci dev’essere un cervello in un corpo di forma ben definita. La grande mente che ha creato ogni cosa appartiene a quella grande Persona che è l’Iddio Onnipotente. Anche se non ha un corpo materiale, ne ha uno spirituale. Una persona spirituale ha un corpo? Sì, la Bibbia dice: “Se vi è un corpo fisico, ve n’è anche uno spirituale”. – 1 Corinti 15: 44; Giovanni 4:24” .
La verità:
a) In 1 Corinzi 15, 44 san Paolo parla solo del corpo umano, del corpo del primo uomo, Adamo, e del corpo di tutti coloro che risorgeranno col corpo glorioso o spirituale o non carnale, come fu quello di Cristo, in quanto uomo. Cristo è primizia di coloro che sono morti (1 Corinzi 15, 20) e che alla sua venuta risorgeranno col corpo per essere simili al suo corpo glorioso (cfr. Filippesi 3, 21). E’ semplicemente assurdo voler ricavare dalla parola di san Paolo che l’Iddio Onnipotente debba a- vere un corpo sia pure spirituale.
b) La Bibbia dice tutto il contrario. In Giovanni 4, 24 Gesù dice alla samaritana “Dio è spirito” e lo Spirito non ha né carne né ossa, non ha un cervello in un corpo di forma determinata. Se Dio avesse un corpo di forma determinata, poteva essere localizzato o sul monte Garizim come volevano i samaritani o a Gerusalemme come pretendevano i Giudei.
2 – Dio è onnipresente.
L’errore: “Essendo una persona con un corpo spirituale, Dio deve avere un luogo in cui vivere. La Bibbia dice che i cieli sono “lo stabilito luogo di dimora” di Dio (1 Re 8:43). Ci è anche detto che “Cristo entrò … nel cielo stesso, per apparire ora dinanzi alla persona di Dio, per noi” (Ebrei 9:24).
La verità:
a) Ricordiamo anzitutto che una conoscenza elementare della Bibbia fa rapire che le espressioni “nei cieli”, “sul trono” e simili non vanno prese in senso letterale. Sono solo immagini per indicare che Jahve è al di là e al di sopra dì ogni realtà creata, anzi di ogni concezione umana: indicano la trascendenza assoluta di Dio.
Questa idea altissima del Dio della Bibbia faceva dire a Mosè: “Sappi dunque oggi e conserva bene nel tuo cuore che il Signore (Sahve) è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra” (Deuteronomio 4, 39) ‘ E Salomone, nell’atto di consacrare il tempìo di Gerusalemme, esclamava: “Ecco i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che ti ho costruitala (1 Re 8, 27). Dio è dovunque!
b) Anche il testo di Ebrei 9, 24 non comporta assolutamente che Dio abbia un corpo e una dimora fissa, un luogo stabilito. L’autore sacro vuol dire semplicemente che Cristo si è immolato una sola volta; dopo di che è rientrato nella sfera dell’invisibile, del divino, dove continua a intercedere per noi (cfr. Ebrei 7, 25; Romani 8, 34). Essere dinanzi alla persona di Dio, o al sospetto di Dio o davanti a Dio non comporta assolutamente che Dio abbia un corpo di forma ben definita o che la sua dimora sia in un luogo determinato dei cieli.
L’ errore: Si chiedono i geovisti: “Se Dio vive in un determinato luogo ,del cielo, come fa a vedere tutto a esercitare dovunque il suo potere? .. La risposta è molto semplice: Pur stando nei cieli, in uno stabilito luogo di dimora, egli invia il suo spirito, la sua forza attiva, a compiere qualsiasi cosa egli voglia. Come “una centrale situata in un determinato luogo distribuisce l’elettricità a tutta la zona” .
La verità:
a) Veramente la Bibbia dice semplicemente: “Dio è Spirito” (Giovanni 4 24). In Lui Divinità e Spirito si identificano, anche se lo Spirito di Dio si è fatto conoscere come una Persona distinta. Dov’è dunque lo Spirito di Dio, ivi è pure Dio, tutto Dio. Dio è presente là dove è presente il suo Spirito: “Dove andare lontano dal tuo Spirito, dove fuggire dalla tua presenza? Se salgo in cielo, là tu sei; se scendo negli inferi, eccoti. Se prendo le ali dell’aurora per abitare all’estremità dei mare, anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra” (Salmo 139, 7-10).
Parimenti san Paolo affermava davanti ai dotti ateniesi che Dio – proprio Dio – non è lontano da ciascuno di noi (cfr. Atti 17, 27). San Paolo non parla di spirito proiettato da Dio. Parla dell’unico, immenso, onnipresente Dio, che i cieli e i cieli dei cieli non possono contenere.
b) L’immagine che il Corpo Direttivo dà dell’Iddio Onnipotente è irriverente e ridicola: lo rassomiglia a una centrale elettrica o a una grande bombola di gas, da cui si sprigiona energia elettrica o un fluido misterioso. Ma questa è pura immaginazione, che non ha nulla a che vedere con la sublime e inafferrabile onnipresenza di Jahve.
3 – Dio non ha sensi.
L’errore: A parere dei geovisti, Geova è incorruttibile Persona spirituale, con sensi di vista, udito ecc. A conferma citano alcuni versetti biblici: “Riguardo a Geova, i suoi occhi scorrono tutta la terra per mostrare la sua forza a favore di quelli il cui cuore è completo verso di lui” (2 Cron. 16:9). “Gli occhi di Geova sono in ogni luogo, vigilando sui cattivi e sui buoni” (Prov. 15:3). E altri ancora.
La verità:
a) A parte il fatto che mediante i testi biblici accuratamente selezionati i tdG danno di Geova la immagine d’un poliziotto sempre vigile alla difesa dei giusti (che sarebbero loro) e alla punizione dei malvagi (che saremmo tutti gli altri), dire che Dio sia una Persona spirituale dotato dì sensi (vista, udito ecc.) è una contraddizione. La vista, l’udito, i sensi in genere sono organi di conoscenza propri della creatura composta di spirito e materia. Dio è solo Spirito (Giovanni 4, 24). Dire sensi è lo stesso che dire dipendenza e condizionamento dalla materia.
Jahve è al di sopra di ogni raffigurazione umana.- “Non dobbiamo pensare che la divinità abbia qualcosa della immaginazione umana” (Atti 17, 29).
b) Buona parte dei tdG – quelli che nelle sale del regno recepiscono passivamente tutto ciò che dicono i loro maestri comandati sono convinti che il loro Geova se ne stia su un trono o di oro o di marmo o di legno pregiato situato nella stratosfera, sulle nostre teste. Da lì egli dispensa sorrisi e abbondanti benedizioni (quali?) ai membri della setta, e solo ad essi; mentre per gli altri – tutti gli altri! – ha solo rampogne e maledizioni, e tra non molto assai di peggio!
Padre Nicola Tornese s.j.
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