I Testimoni di Geova – Lezione 98
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Immagini e Santi
Cronaca milanese
“Un testimone di Geova anzianotto con baffetti neri, che la pronunzia non purgata dalla scuola teocratica indicava come proveniente da Bari, avvicinò cortesemente il cronista proponendo l’acquisto d’un pacchetto di opuscoli, e intanto avvertiva che questo mondo è agli sgoccioli: “Non è precisato il giorno giusto – diceva – ma… tutto sta per finire.
Eravate cattolico? – chiedo. sì.
E come mai … ? Il barese dai baffetti neri, tirando fuori la Bibbia, disse: “Perché nella religione cattolica ci sono troppi santi e madonne, mentre qua, legga, la Scrittura dice: Maledetto è l’uomo che fa immagine scolpita o una statua di metallo, cosa detestabile a Geova”.
Tema preferito
In effetti, quello delle immagini è uno dei temi preferiti dalla propaganda anticattolica dei testimoni di Geova (tdG). Una delle prime cose che impongono alle vittime della loro propaganda è la distruzione di tutte le immagini sacre. Sarebbero idoli, opera diabolica.
Per la verità, non dicono nulla di nuovo. Ripetono meccanicamente ciò che da secoli vanno dicendo piccoli gruppi di eretici. Nonostante la loro petulanza, non hanno per nulla scalfito una pratica più che millenaria della Chiesa Cattolica.
L’arte sacra, promossa e incoraggiata da un autentico cristianesimo, ha dato e dà meravigliosi capolavori nel campo della pittura e della scultura. E non è per nulla contraria alla Bibbia. Anzi…
Oggi come prima, più di prima, l’immagine è uno dei mezzi più ricercati e più efficaci per educare il popolo, per una conoscenza più ricca della Bibbia, per promuovere la pietà e la vera devozione verso Dio. Ipocritamente, se ne servono abbondantemente gli stessi testimoni di Geova. I loro libri, le loro riviste sono piene di immagini. Come mai?
Tuttavia van dicendo che non si possono usare le immagini come semplice ausilio per adorare il vero Dio. Due pesi e due misure come conviene a una propaganda menzognera.
Il comportamento dei tdG è un vero fanatismo. Essi tentano di giustificarlo mediante citazioni bibliche sfasate come quella usata dal barese dai baffetti neri. Questo modo di citare la Bibbia rivela solo ignoranza e abuso della Parola di Dio. Ma non prova nulla contro l’uso delle immagini sacre.
Quando, perciò, i propagandisti della setta geovista incontrano persone istruite, segnano il passo e si dileguano. Forse vi promettono dì ritornare con uno dei loro assai più bravo a vendere la merce … Non li vedrete mai più! Quante di queste esperienze nella mia vita!
Doverose conclusioni
1 – La stragrande maggioranza dei tdG hanno della Bibbia una conoscenza superficiale e a senso unico, quella conoscenza che i maestri comandati martellano nei cervelli della docile base.
I cattolici devono esserne certi. I tdG conoscono la Bibbia assai male, nonostante il loro vanto di conoscerla bene. Hanno venduto il loro cervello ai dirigenti della setta.
2 – Una conoscenza ordinata e seria del Libro Sacro mette a nudo i cavilli dei geovisti, rivela le assurdità di ciò che essi propinano a gente poco istruita e svuota l’altezzosa ampollosità della loro propaganda.
Purtroppo il loro fanatismo li induce a chiudere gli occhi davanti alla luce fino a negare: l’evidenza di ciò che veramente dice la Bibbia. Ma non pochi, usando la libertà dei veri cristiani (cfr. Giovanni 8, 32), vogliono accertarsi di ogni cosa (cfr. 1 Tessalonicesi 5, 21) e tenere ciò che è buono. Hanno lasciato la setta. Sono milioni!
Padre Nicola Tornese s.j.
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