I processi contro Dio
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L’unico perenne inquisito dalla storia è Dio, di continuo si celebrano in ogni modo processi contro Lui, anche nei Tribunali quando discutono se lasciare il Crocifisso nelle scuole ma soprattutto nella mente di miliardi di persone agitate da pensieri distorti sull’esistenza di Dio e formate sulle dottrine atee.
L’unico che non dovrebbe subire questi processi è proprio Dio, e lo comprendono le persone sincere, anche se non frequentano la Santa Messa. Molti si dichiarano cristiani e non entrano in Chiesa nemmeno per un saluto a Gesù, non ne avvertono la necessità, ma nel loro intimo sono sicuri dell’esistenza di Dio.
La storia ci dice che da duemila anni si sono rivoltati contro il Signore incalcolabili nemici, pur non avendo alcun motivo giustificabile e loro lo capiscono molto bene. Dio non poteva dare fastidio a tutti loro, al contrario elargiva del Bene come a tutti gli altri. Eppure, nella mente di milioni e milioni di personaggi ambigui e viscidi, si sono formati pensieri di odio, lotta e vendetta contro Dio.
Cosa aveva commesso di così grave Dio nei loro confronti?
Nulla. La mente malata di superbia e di superiorità non si sa di che cosa… non accetta la presenza di un “avversario”, si rifiuta di accettare l’esistenza di Dio ma senza spiegare razionalmente e onestamente l’esistenza dell’uomo. L’uomo poteva crearsi da solo se prima non esisteva? Oppure la teoria dell’evoluzionismo è intelligente?
Quindi, la domanda che mi chiedo ogni giorno pur sapendo la risposta è questa: Gesù, perché tanto odio contro di Te?
Lo ripeto perché adoro ancora di più il Signore, stabilisco ed imprimo in me fermamente la sua divinità, e questo modo è importante per avere una potentissima convinzione di Lui come Dio. Anche i diavoli sanno che Gesù è Dio ma non Lo seguono né adorano, noi invece dobbiamo meditare sempre questa Verità per arrivare ad una Fede elevata e simile a quella dei grandi Santi.
Non vogliamo competere con i Santi, Li vogliamo imitare nel cammino di Fede, dobbiamo sforzarci di fare come Loro secondo le possibilità personali. Se la strada seguita dai Santi è stata premiata con molti doni dello Spirito Santo, anche noi vogliamo seguirla per vivere in piena comunione con Gesù.
Il mondo non aiuta in alcun modo, lì c’è l’adorazione di Cesare con il suo denaro e il suo potere, mentre Gesù ci indica un’altra Via.
Ognuno ha un suo ruolo, e l’uomo che sceglie Cesare rifiuta Dio accollandosi tutte le conseguenze. Non si può prendere Cesare per Dio, non si deve neanche ridurre Dio a un qualunque Cesare. Si osserva la legge dello Stato e si serve Dio secondo i suoi dieci Comandamenti.
Gli ebrei non potevano collaborare con l’invasore romano per non essere accusati di tradimento, neanche i cristiani possono collaborare con il potere umano che si contrappone a Dio. Un po’ ovunque si è estesa la ragnatela massonica con le sue disposizioni contro Dio, addirittura in moltissimi alberghi, le agenzie turistiche del nord Europa pretendono la rimozione del Crocifisso.
La perdita della Fede anche in molti cristiani ha suscitato in essi strane domande e pretendono risposte che devono corrispondere ai loro desideri. È tempo sprecato discutere con chi non vuole capire. È preferibile pregare per loro che rispondere alle domande inutili. Tanto non vogliono accettare quello che Gesù insegna nel Vangelo!
Quando Gesù dice di dare a Cesare quello che è di Cesare, intende dire che l’uomo è in grado di capire come vanno le cose nel mondo e può stabilire dove sta la verità. Deve essere comunque un buon cristiano e senza pregiudizi. I problemi quotidiani il cristiano deve affrontarli con la logica del Vangelo, secondo quanto insegna Gesù Cristo.
Come hanno posto l’ingannevole domanda a Gesù riguardo le tasse da pagare o meno, così oggi gli inganni si sono moltiplicati per migliaia di volte sempre contro Dio. L’odio verso Lui è come una dottrina che si diffonde non solo tra gli atei, anche molti cristiani abbandonano Dio per ricevere in cambio promozioni e fare carriera, potere e denaro.
Gesù “conoscendo la loro ipocrisia”, ripete a tutti loro: “Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio!”.
Padre Giulio Scozzaro
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