I cosmetici, questi sconosciuti
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Nei messaggi promozionali delle aziende cosmetiche o negli articoli dì giornale capita sempre più spesso di imbattersi nella parola “cosmeceutìco”, soprattutto in relazione a un cosmetico innovativo ed esclusivo. Ma in cosa consistono realmente questi prodotti di bellezza di nuova generazione?
A partire dagli anni Ottanta, con lo sviluppo di basi scientifiche poste già nel decennio precedente, la cute ha assunto piena identità di “organo”. Se un tempo, infatti, si curavano soltanto le malattie della pelle, oggi si dedica ampio spazio all’andamento anatomico, fisiologico e biochimico della cute. La cosmetologia si inserisce in una nuova dimensione, diventando anch’essa vera e propria scienza.
Il ventennio appena trascorso ha perciò segnato la nascita di prodotti che si definiscono “cosmeceutici”, prodotti ibridi contenenti sostanze funzionali utilizzate in campo estetico ma presenti anche in farmacopea, quali ad esempio retinolo, vitamina E, acido ialuronico, acido ascorbico, caffeina, acido alfa lipoico, escina, estratto di mirtillo: formulazioni “più attive”, validate scientificamente, utilizzabili nel pieno rispetto della pelle, ben tollerate, che dovrebbero rappresentare la massima evoluzione del cosmetico. In sintesi, cosmetici un po’ tarmaci…farmetici o cosmeceutici, ma dal punto di vista legislativo figli a tutti gli effetti della legge 713/86. Cosmetici – cosmeceutici – farmaci.
Fu il dermatologo americano Albert Kligman, agli inizi degli anni ’80, ad utilizzare per la prima volta il termine “cosmeceutico” per indicare un tipo di prodotto a metà strada tra cosmetico e farmaco. In realtà quello a cui si riferiva era un farmaco a tutti gli effetti che veniva utilizzato per levigare le rughe, ovvero il famoso acido retinoico, che a causa dei suoi importanti effetti collaterali non è mai entrato a far parte della cosmesi. Il termine ebbe però fortuna e portò alla proliferazione di prodotti che si autodefinivano appunto “cosmeceutici”.
Nonostante l’ampia diffusione, non esiste tuttavia ancora nessuna normativa che li regolamenti e li definisca: la categoria dei cosmeceutici non esiste in chimica cosme-: tologica, in quanto un prodotto o è un farmaco – e come tale deve essere prescritto dal medico e approvato dal Ministero – o è un cosmetico La Legge 713/86 definisce i cosmetici “sostanze o preparazioni, diverse dai medicinali, destinate ad essere applicate sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo esclusivo o prevalente di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, correggere gli odori corporei, proteggerli o mantenerli in buono stato”.
I prodotti cosmetici perciò non hanno e non possono vantare finalità terapeutiche, proprie invece del farmaco, ovvero “ogni sostanza o composizione presentata come avente proprietà curative o profilattiche delle malattie umane od animali, nonché ogni sostanza o composizione da somministrare all’uomo o all’animale allo scopo di stabilire una diagnosi medica o di ripristinare, correggere o modificare funzioni organiche dell’uomo o dell’animale”.
È necessario quindi sottolineare i confini che separano tali tipologie di prodotto: i cosmetici vanno ad agire su una pelle sana contribuendo a mantenerla tale, mentre i tarmaci trattano una pelle in presenza dì una o più patologie. Si può quindi definire cosmeceutico un prodotto che possiede sia elementi strettamente cosmetici sia ingredienti presenti anche in farmacopea, ma ammessi in cosmetologia.
I cosmeceutici inoltre, dovrebbero differenziarsi dai cosmetici classici non solo per la formulazione, ma anche perché sono prodotti tecnologicamente all’avanguardia, con “una marcia in più” rispetto ai cosmetici tradizionali. In pratica, dovrebbero essere molto più efficaci perché penetrano velocemente nell’epidermide. Sono diversi anche dai tarmaci perché, pur contenendo le stesse sostanze presenti in alcuni medicinali, non presentano gli effetti collaterali tipici di questi ultimi.
Dr. Umberto Borellinì
Specialista in scienza cosmetica
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