Guardare la TV uccide come il fumo
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Guardare la tv uccide come il fumo
Un’ora vale 22 minuti di vita
Oltre i 25 anni gli scienziati hanno stimato che l’intera popolazione di over 25 australiani nel 2008 ha guardato 9,8 miliardi di ore di tv, il che equivale a 286.000 anni di vita andati perduti. Da qui è facile estrapolare il dato più significativo: ogni ora brucia 22 minuti di esistenza. Ogni ora sul divano con in mano il telecomando equivale a due sigarette fumate. E non importa che lo studio sia stato fatto in terra aussie. Perché il pool di ricercatori ha avvertito: «II risultato è valido per tutti gli altri Paesi sviluppati e industrializzati per i quali la tv è diventata spesso una compagna troppo presente».
Gli inglesi, per esempio, stanno incollati allo schermo in media quattro ore al giorno, gli americani li battono con cinque. In Italia, secondo l’Eurispes, il 59% delle persone guarda la tv dal a 4 ore al giorno. La buona notizia (ma non per i pubblicitari) è che durante le pause per gli spot chi si alza e fa un po’ di movimento può tamponare, almeno in parte, l’effetto catastrofico da ossessionato del piccolo schermo. La visione di film, video e dvd favorisce ovviamente la sedentarietà. Ma non solo. L’immobilità e la fruizione solitamente in compagnia promuovono anche il consumo di cibo non proprio salutare, come pop-corn, paratine, noccioline e altri snack. Che contribuiscono ad alimentare il rischio di diventare sovrappeso.
«Il tempo trascorso guardando la tv – riassumono gli australiani con efficacia all’Independent – è associato a una riduzione dell’aspettativa di vita paragonabile a quella legata ai principali fattori di rischio per malattie croniche, come l’inattività fisica o l’obesità». Non è il primo studio che punta il dito contro il tubo catodico. Qualche mese fa una ricerca britannica aveva stabilito che il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 o malattie cardiovascolari aumenta fino al 20% dopo sole due ore al giorno trascorse davanti alla televisione.
Ma di fronte a questa notizia catastrofica ne arriva una abbastanza buona. La rivista Lancet pubblica i risultati di uno screening che ha coinvolto 400.000 adulti sull’isola di Taiwan. Quindici minuti di esercizio fisico al giorno non solo toglie il medico di torno ma aumenta l’aspettativa di vita fino a 3 anni. E sì può ridurre il rischio di morte prematura del 14% ogni volta che si aggiungono 15 minuti extra di movimento.
Sì alla tv, dunque, ma solo se si può controbilanciare il suo effetto nefasto con le proprietà quasi taumaturgiche dell’esercizio fisico, meglio se aerobico. E questo vale soprattutto per chi si è messo a dieta: inutile mangiare di meno se poi si sta fermi davanti al piccolo schermo. Non c’è dubbio che questa ricerca non piacerà agli editori televisivi: la demonizzazione del mezzo potrebbe ben presto porta-rea un calo degli investimenti pubblicitari, ancora prevalenti.
Deborah Ameri
Il Mattino 17:08.11
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