Gli angeli – Come comunicano con gli uomini
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Dalla teologia apprendiamo che gli Angeli – esseri puramente spirituali – “conoscono per intelletto puro”. Così accade normalmente che un angelo di ordine superiore, dia luce a un angelo di ordine inferiore, presentandogli la verità per come essa è; per altro, nessun angelo potrebbe illuminare l’uomo in tale maniera perché questi – essere razionale – non può percepire la nuda verità intelleggibile ma può accogliere unicamente un “pensiero” che gli giunga in forma sensibile.
Allo stesso modo avviene per la volontà. Ciò è possibile solo a Dio onnipotente, in quanto è causa della volontà e della sua inclinazione verso l’oggetto. Egli può suscitare un pensiero nella nostra mente e perfino cambiare la volontà. All’angelo non è consentito questo punto nella coscienza dell’uomo, nelle sue facoltà spirituali dell’intelletto e della volontà, l’Angelo non può entrare. Può solo agire nella parte sensibile dell’uomo (l’immaginazione) formandovi quegli elementi che sono i presupposti del suo pensiero.
È importante sapere che, così come possono operare gli Angeli, parimente possono farlo i demoni (anch’essi “puri spiriti”). Questi, suscitando diverse forme di immaginazione, muovono l’intelletto della persona umana in una certa direzione (peccaminosa) ed eccitando gli appetiti del senso, possono – esteriormente – spingere la volontà dell’uomo ad agire in un determinato modo.
Tutto questo però non vincola alla libertà dell’uomo e quindi non lo solleva delle sue responsabilità. Egli, infatti, conoscendo ciò che è bene ciò che è male, è sempre libero di rifiutare la seduzione dello spirito maligno.
Vedremo adesso come avviene l’azione dello spirito angelico. Il processo conoscitivo dell’uomo passa attraverso tre fasi: comincia dei sensi esteriori, passa a quelli interni (memoria e fantasia) e si conclude nell’intelletto. Secondo quanto afferma San Tommaso, l’angelo non ha bisogno della prima fase ma muove direttamente i “sensi interni” e, attraverso questi, l’intelletto umano.
Gli angeli, quindi, attivano il sistema nervoso agendo sulla natura cerebrale. In questo modo essi sono in grado di provocare direttamente delle idee nell’intelletto dell’uomo. Dio concede questo affinché l’Angelo custode possa svolgere il suo compito a favore del suo assistito.
L’Angelo deve innanzitutto promuovere nella creatura a lui affidata il “buon movimento” che la libera volontà dell’uomo potrà poi proseguire. Questa non viene assolutamente sminuita bensì potenziata dall’influenza positiva dell’Angelo custode. E bene infatti di sapere che grazie alla capacità dell’Angelo custode di influenzare gli umori del suo assistito, egli potrà neutralizzare le tendenze pericolose, calmare i suoi nervi ed aiutarlo a rifiutare le turpi insinuazioni del maligno, sì da consentirgli di rimanere nella pace e crescere nella grazia.
Don Manlio
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