Giugno – Mese del S. Cuore di Gesù – 6°
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6° giorno
LA CORONA DI SPINE – Il Cuore di Gesù è rappresentato con una piccola corona di spine; così fu mostrato a Santa Margherita.
La coronazione di spine che subì il Redentore nel Pretorio di Pilato, gli produsse tante sofferenze. Quelle acute spine, conficcate senza pietà sul Divin Capo, vi rimasero fino a tanto che Gesù non spirò in Croce. Come dicono pii scrittori, con la corona di spine Gesù intese riparare i peccati che si fanno specialmente con il capo, cioè i peccati di pensiero.
Volendo rendere omaggio particolare al Sacro Cuore, riflettiamo oggi sui peccati di pensiero, non solo per evitarli, ma anche per ripararli e consolare Gesù.
Gli uomini vedono le opere; Dio, scrutatore dei cuori, vede i pensieri e ne misura la bontà o la malizia.
Le anime grossolane nella vita spirituale tengono conto delle azioni e delle parole e danno poca importanza ai pensieri, motivo per cui non ne fanno oggetto di esame e neppure di accusa in confessione. Costoro sono in errore.
Tante anime pie invece, delicate di coscienza, sogliono dare troppa importanza ai pensieri e, se non sono ben giudicate, possono cadere nella perplessità di coscienza o nello scrupolo, rendendosi pesante la vita spirituale, che di per sé è soave.
Nella mente hanno sede i pensieri, i quali possono essere indifferenti, buoni o cattivi. La responsabilità di un pensiero davanti a Dio ha luogo soltanto allorché se ne comprende la malizia e poi liberamente si accetta.
Non sono dunque peccato le immaginazioni ed i pensieri cattivi, quando si tengono in mente distrattamente, senza controllo dell’intelligenza e senza l’atto di volontà.
Chi volontariamente commette un peccato di pensiero, mette una spina nel Cuore di Gesù.
Il demonio conosce l’importanza del pensiero e lavora nella mente di ognuno o per disturbare o per fare offendere Dio.
Alle anime di buona volontà, a chi vuole piacere al Cuore di Gesù, si suggerisce il segreto, non solo di non peccare col pensiero, ma di utilizzare gli stessi assalti del demonio. Eccone la pratica:
1. – Viene alla mente il ricordo di una offesa ricevuta; l’amor proprio ferito si risveglia. Sorgono allora sentimenti di avversione e di odio. Appena ci si accorge di ciò, si dica: Gesù, come Tu perdoni a me i peccati, così per tuo amore io perdono al prossimo. Benedici chi mi ha offeso! – Fugge allora il demonio e l’anima resta con la pace di Gesù.
2. – Un pensiero di orgoglio, di superbia o di vanità ingigantisce nella mente. Avvertendolo, si faccia subito un atto di umiltà interna.
3. – Una tentazione contro la fede dà molestia. Approfittare per fare un atto di fede: Credo, o Dio, quanto hai rivelato e la Santa Chiesa propone a credere!
4. – Pensieri contro la purezza turbano la serenità della mente. È Satana che presenta immagini di persone, ricordi tristi, occasioni di peccato… Si resti nella calma; non ci si turbi; non si discuta con la tentazione; non si facciano tanti esami di coscienza; serenamente si pensi ad altro, dopo avere recitata qualche giaculatoria.
Si dà un suggerimento, che diede Gesù a Suor Maria della Trinità: Quando l’immagine di qualche persona attraversa la tua mente, o è naturalmente, oppure per opera di buono o di cattivo spirito, approfitta per pregare per essa. -Quanti peccati di pensiero si compiono nel mondo in tutte le ore! Ripariamo il Sacro Cuore dicendo lungo il giorno: O Gesù, per la tua coronazione di spine, perdona i peccati di pensiero!
Ad ogni invocazione è come se si togliesse qualche spina dal Cuore di Gesù.
Un ultimo suggerimento. Uno dei tanti disturbi del corpo umano è il mal di testa, che alle volte è un vero martirio o per la intensità o per la durata. Si approfitti per fare degli atti di riparazione al Sacro Cuore, dicendo: « Ti offro, Gesù, questo mal di testa per riparare i miei peccati di pensiero e quelli che si fanno in questo momento nel mondo! ».
La preghiera unita alla sofferenza dà molta gloria a Dio.
ESEMPIO – Le anime amanti del Sacro Cuore si rendono familiare il pensiero della Passione. Gesù, quando apparve a Paray-Le Monial, mostrando il suo Cuore, mostrò anche gli strumenti della Passione e le Piaghe.
Chi medita spesso le sofferenze di Gesù, ripara, ama e si santifica.
Nel palazzo dei Principi di Svezia una ragazzina pensava spesso a Gesù Crocifisso. Si commuoveva al racconto della Passione. La sua piccola mente riandava sovente alle scene più dolorose del Calvario.
Gesù gradì il devoto ricordo dei suoi dolori e volle premiare la pia ragazzina, che allora contava dieci anni. Le apparve Crocifisso e ricoperto di Sangue. – Guardami, figlia mia! … Così mi hanno ridotto gl’ingrati, che mi disprezzano e non mi amano! –
Da quel giorno la piccola Brigida s’innamorò del Crocifisso, ne parlava con altri e voleva soffrire per rendersi simile a Lui. Giovanissima contrasse le nozze e fu modello di sposa, di madre e poi di vedova. Una sua figliuola divenne Santa ed è S. Caterina di Svezia.
Il pensiero della Passione di Gesù fu per Brigida la vita della sua vita e così ottenne da Dio favori straordinari. Ebbe il dono delle rivelazioni e con abituale frequenza le appariva Gesù ed anche la Madonna. Le celesti rivelazioni fatte a quest’anima formano un prezioso libro ricco di ammaestramenti spirituali.
Brigida raggiunse le cime della santità e divenne una gloria della Chiesa col meditare con assiduità e frutto la Passione di Gesù.
Fioretto. Allontanare subito i pensieri d’impurità e di odio.
Giaculatoria. Gesù, per la tua coronazione di spine perdona i miei peccati di pensiero!
Don Giuseppe Tomaselli
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