Giardino dei poeti
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PERDONO
Tu Gesù, in umiltà d’Amore,
siedi a tavola
e Simone dottoreggia
di leggi antiche,
di precetti nuovi.
Ma lontano, mormorio
turba quiete di sua casa.
Tu donna, calpestata, usata,
avanzi cauta tra folla ostile.
Stringi trepida vaso di prezioso unguento
usato per riti intriganti
di profano amore,
vuoto di pace.
Gesù trepido ti aspetta,
lieta tu inventi
nuovo rito di Amore sacro:
spargi sui piedi santi
lacrime e unguento
che asciughi
tenera, con improvvisata
tovaglia di tua chioma.
Incroci il suo sguardo di luce
che ti inonda.
Dall’arcobaleno di perdono
raccogli perle colorate
per la nuova collana
di tua vita.
Rosarita Di Martino
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