Gesù Cristo come Pane di vita ci nutre
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Qual esempio per noi che siamo pellegrini in terra che abbiamo estremo e continuo bisogno della grazia, e preghiamo così poco! Qual esempio vivo che si rinnova per noi ogni momento nella Santissima Eucaristia! Si può dire, senza esagerazione, che Gesù Cristo come Pane di vita ci nutre, e come Prigioniero d’amore nel santo tabernacolo prega e ci insegna a pregare.
L’Eucaristia è la grande scuola della nostra orazione, e per questo le anime profondamente eucaristiche sono anime di grande preghiera. Basta concentrarsi innanzi a Gesù Sacramentato con fede e con costanza, per imparare da Lui a pregare. Egli ci vivifica e insensibilmente ci orienta a Dio; a poco a poco ci illumina, ci riscalda, e ci rende capaci di parlare a Dio. Il silenzio che lo circonda è una scuola di silenzio interiore per noi, e la pace che Egli diffonde intorno ci abitua alla serenità e all’abbandono in Dio, indispensabili per la preghiera.
L’anima, innanzi a Gesù, si persuade che non può nulla da sé, e questo non la scoraggia ma la riempie di fiducia in Lui. Se vaga nei pensieri della terra, se si concentra nelle proprie croci, se si preoccupa del suo avvenire, se si agita e si turba non si raccoglie nella preghiera, non vi si può raccogliere.
Innanzi a Gesù, solo che rinnovi la fede in Lui, si sente fuori della terra, sicura del soccorso di Dio, calma nell’attesa delle sue misericordie, e prega.
O mio Gesù, orante in quest’Ostia d’amore, insegnaci a raccoglierci e a pregare, e non permettere mai che, avendoti con noi vivo e vero, passiamo la vita agitandoci e non sappiamo renderti testimonianza di fede, di fiducia filiale e di vero abbandono d’amore.
Soffriamo, è vero, ma le sofferenze non sono per noi un tesoro? Non sei Tu Vittima perenne per noi sull’altare, e non c’insegni ad immolarci continuamente per amore? Se ci duole, per esempio, un occhio, non è questo un segreto per guardarti di più Crocifisso? E se ci duole un piede, non è un segreto per star confitti con te sulla croce?
Oh, come la vita addolorata può diventare una vita di preghiera innanzi a Gesù Sacramentato, e come può mutarsi in perenne olocausto d’amore!
Mi insultano e che importa? Sono forse da più del mio Re nascosto che raccoglie solo ingratitudini e ingiurie nel Santissimo Sacramento?
Mi riguardano come nulla, e che fa? Egli è totalmente nascosto e annientato, e le mie umiliazioni mi uniscono a Lui, alla sua vita.
O mio Gesù Sacramentato, veramente solo nella tua orazione sul mistico monte dell’altare, insegnaci a vivere della tua vita, e a mutare tutta la nostra vita in una perenne orazione e in un perenne olocausto!
don Dolindo Ruotolo
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