Gesù ci affida tutti a Maria
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Sul Calvario stavano le pie donne che, piangendo, avevano seguito Gesù fino al luogo del supplizio. Al principio avevano dovuto starsene in lontananza perché i soldati non avevano permesso loro di avvicinarsi fino alla croce; ma quando il cielo si coprì di tenebre, e lo spavento invase quelli che erano sul Golgota, esse si fecero più ardite e si avvicinarono.Stavano presso la croce, e in primo luogo Maria Santissima, Madre del Redentore, e sua sorella, cioè una sua parente, Maria, moglie di Cleofa, e Maria Maddalena, la peccatrice che era stata convertita da Gesù. V’erano anche altre pie donne, ma queste tre stavano proprio presso la croce. Rappresentavano tutte le donne: Maria le vergini, Maria di Cleofa le maritate, Maria Maddalena le penitenti.
Stavano, immobili e come impietrite dal dolore, con lo sguardo fisso a Gesù per seguirne l’agonia, e col cuore straziato da un’angoscia indicibile. Maria Santissima era là e pregava per le anime di tutti i secoli, unendosi al sacrificio del suo Figlio. Era Corredentrice e compiva questo nobilissimo ufficio implorando pietà per i peccatori. Ora Gesù, vedendo sua Madre, e vicino a Lei il discepolo prediletto, disse a sua Madre: Donna, ecco tuo figlio.
Vide sua Madre non solo con uno sguardo esterno, ma con uno sguardo interno; la vide Madre sua in quel momento nel quale Egli rappresentava tutta l’umanità peccatrice; la vide come la Donna, la nuova Eva, la Madre di tutti i viventi, e poiché Egli era Re nell’immolazione, la vide Regina dell’universo. Perciò la chiamò Donna e non Madre.
Donna equivaleva a signora nobilissima (in latino “domina”), ed era un termine di riguardo presso gli Ebrei; Gesù, però, chiamò così la Madre sua per una ragione più grande, e la riguardò Signora e Regina dei redenti, costituendola loro Madre. Egli in mezzo ai suoi spasimi amava, amava immensamente gli uomini, e il suo amore volle assegnare loro una Madre divina, perché attraverso di Lei avessero trovato più facile accesso ai tesori che Egli elargiva redimendoli.
È evidente, dunque, un fine immensamente più grande in quelle sue parole: Ecco tuo Figlio… ecco tua Madre; e forse per questo, oltre che per rivolgersi a Maria con un’espressione d’onore, Egli la chiamò Donna e non Madre.
don Dolindo Ruotolo
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