Gesù al cuore del Sacerdote
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MISTERO SACERDOTALE
Ti guardo nella nostra messa
e incontro tuo fraterno
sguardo di pace.
Ogni giorno tu paghi
con l’offerta di tua vita,
il faticoso prezzo
del mistero sacerdotale
e diventi motivo di speranza
per tutti i poveri di Dio,
per tutti i poveri di salute,
per tutti i poveri di speranza.
Sei tu sacerdote l’umile,
ma solerte scopritore
della luce sepolta
nei cuori degli uomini,
tuoi fratelli in Cristo.
e incontro tuo fraterno
sguardo di pace.
Ogni giorno tu paghi
con l’offerta di tua vita,
il faticoso prezzo
del mistero sacerdotale
e diventi motivo di speranza
per tutti i poveri di Dio,
per tutti i poveri di salute,
per tutti i poveri di speranza.
Sei tu sacerdote l’umile,
ma solerte scopritore
della luce sepolta
nei cuori degli uomini,
tuoi fratelli in Cristo.
Rosarita De Martino
* * * * * * *
Il Venerabile Don Dolindo Ruotolo, di cui si sta curando la causa di beatificazione, era un sacerdote pieno di carismi ma, specialmente, pieno di amore. Con la Luce dello Spirito santo, ha guidato moltissime anime e, fra queste, moltissime anime sacerdotali. Fa le centinaia di libri da lui scritti, ve ne è uno dedicato ai Sacerdoti. Lo Spirito di Cristo che, come sembra, lo assisteva continuamente, gli ha ispirato quelle bellissime pagine che qui riportiamo.
Gesù al cuore del Sacerdote
Pastore
Sei, come me, pastore delle mie pecorelle e devi condurle ai pascoli soprannaturali. Se mostri in te le miserie del mondo, tu cammini nel pietrame della terra, dove crescono solo le spine. Ogni atto mondano, o fatto a modo umano, è un ceppo di spine che non nutrisce ma punge, che non allieta, ma insanguina. Vivi di me, figlio mio, e farai vivere a tua volta di me. Amami con tutto il cuore, e mi farai amare.
Come angelo, porta le anime nella via di Dio, e non attrarle come uno che indulga alla debolezza del mondo, o che la consideri come una facile attrattiva al bene. Lo so, non sempre tu vivi, anche nella tua vita religiosa, in un mondo soprannaturale. Ma se c’è… fumo acre di boscaglia che brucia, tu va in alto, all’aperto dove c’è azzurro e col tuo esempio di vita santa, molto santa, smorza i sarmenti della miseria che ardono e soffocano.
II
Ogni atto della tua vita, figlio mio, deve essere un atto sacerdotale, in cui nulla deve mescolarsi della natura, nulla del mondo. Come sacerdote devi essere fulgente nei raggi della bontà di Dio, come brillante che splenda ai raggi del sole. Devi essere mansueto, dolce e calmo.
Si mostri in te la bontà e la misericordia di Dio. L’anima tua si elevi sulle anime, nel santo ministero, colomba di pace e di purezza, tra i fiori della carità. Senti forte l’impeto della tua natura? Il tuo carattere è reciso e molte volte irruente? Volgi gli occhi a me che portai per te la Croce, senza lamentarmi, avendo l’estrema parola della mansuetudine: Padre, perdona loro, e del compatimento: non sanno quello che fanno. Abbi grande pazienza e grande dolcezza nei tuoi modi per amor mio.
III
Figlio mio caro, cerco anime riparatrici, anche e più, nelle case religiose. Ripara col tuo amore ai tradimenti che ricevo, ripara con la tua orazione alla pigrizia che addormenta le anime consacrate nell’ozio. Ripara con la tua immacolata purezza alle degradazioni dei sensi altrui e sii tutto mio, affinchè il fascino delle creature si spenga tutto nel mio amore!
IV
Non ti scoraggiare nelle tue sofferenze e non desiderare i godimenti della vita terrena. Tu devi salvarti e salvare. Ora, come io non ho salvato che con la Croce, così tu devi seguirmi nella via della croce, se vuoi salvarti e salvare. Se aspiri ai vani godimenti del mondo e ti fai vincere dalle tentazioni, sei un povero, infelicissimo vinto, che invece di portare il vessillo della vittoria, giace prostrato nella polvere. Liberati da ogni attacco, ama Dio solo!
Sac. Dolindo Ruotolo
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