La Sacra Famiglia
Informazione religiosa, spiritualità, apparizioni mariane, cultura, società, famiglia, Chiesa
La Sacra Famiglia

Sito di informazione religiosa, spiritualità, mariofanie, cultura, società, famiglia, Chiesa.

You are here: Home › Devozioni › Festa di san Michele Arcangelo

Festa di san Michele Arcangelo

28 Settembre 2012 | Filed under: Devozioni, Festa di San Michele Arcangelo
     

Questo articolo è stato già letto900 volte!



“Quis ut Deus ?”
Avendo l’Altissimo Dio decretato, ab aeterno, l’incarnazione del suo unigenito Figlio, il Quale doveva unire la natura umana e quella divina nell’unica Presona del Verbo, si compiacque di manifestare questo arcano mistero alle menti angeliche affinchè, credendolo, si assoggettassero all’Uomo-Dio e l’onorassero come tale. Manifestò altre­sì ai medesimi Angeli l’eccellenza della Donna destina­ta ad essere la Madre dell’Uomo-Dio e – secondo le rivelazioni di santa Brigida – la fece veder loro in figura volendo che fin d’allora la venerassero come la creatura più eccelsa e loro Regina.
Di fronte a questo sconfinato mistero, Lucifero, tutto preso dalla bellezza e grandezza di se medesimo, iniziò a dubitare della convenienza del divino decreto, poiché, a suo avviso, se Dio avesse dovu­to assumere un’altra natura, era giusto unire a Sé quella angelica, più eccellente dell’umana. Tanto meno conve­niva che gli Angeli avessero come loro Regina una sem­plice donna, benché madre dell’Uomo-Dio. Al contrario di Lucifero, l’arcangelo Michele, senza l’esitazione nep­pure d’un istante, adorò il piano divino e l’Uomo-Dio, venerando la sua divina Madre, Regina degli Angeli e de­gli uomini. E come Lucifero fu capo degli angeli ribelli, così Michele lo fu degli spiriti angelici a Dio fedeli.
La battaglia che imperversò in cielo fu enorme per la forza e la violenza delle volontà angeliche nel difendere la lo­ro sentenza, come rivelò l’arcangelo san Gabriele al bea­to Amedeo, al quale disse che quel combattimento avvenne “per modo di proposte, risposte, ragioni e op­posizioni d’ambo le parti”. Si ritiene che san Michele, con intelligenza angelica, tentasse di persuadere Lucife­ro e i suoi seguaci ad umiliarsi di fronte al divino decre­to della futura umanità del Verbo e a riconoscere come loro regina la di Lui Madre.
Ma di fronte alla superba ostinazione degli spiriti orgogliosi, l’Arcangelo, infiam­mato di zelo per la gloria di dio, esclamò contro di loro: Quis ut Deus? Chi è come Dio? E a queste parole gli spi­riti malvagi furono precipitati nell’inferno da essi voluto dove, privati in eterno della visione di Dio, pagheranno con fuoco indicibile la giusta pena della loro perfidia.
Se­condo sant’Ambrogio, san Michele in quella tremenda battaglia fu chiara figura di Cristo poiché guerreggiò non solo per l’onore di Dio ma anche per la salvezza di tutti gli angeli e di tutti gli eletti, come Cristo avrebbe combat­tuto per tutto il genere umano con la sofferenza e la mor­te. Quella decisiva battaglia è d’esempio per noi, viatori sulla terra in attesa della Patria beata. Il peccato che in­dusse Lucifero e i suoi seguaci alla ribellione fu un solo peccato di pensiero.
Esso solo fu bastante a fare di Luci­fero, angelo splendidissimo, un mostro infernale, e con lui i suoi imitatori. Il segreto di san Michele invece fu la profonda umiltà che lo indusse ad adorare subito, senza esitazione alcuna, i decreti divini. Infatti, appena conob­be il piano dell’Incarnazione del Verbo nel grembo del­la Vergine Madre, subito nutrì verso di loro un amore sconfinato difendendoli intrepidamente dal superbo Lu­cifero che ad essi con pervicacia resisteva.
Ma se così profondo ed eccellente fu l’amore di san Michele per l’Umanità di Cristo non ancora assunta dal Verbo e che non doveva spargere il Sangue per la sua redenzione né perdonargli i peccati con la sua Passione e Morte, che non doveva istituire i Sacramenti per lui né aprirgli le porte del Paradiso; se tanto amò Maria Santissima, mol­to a sé inferiore nell’ordine della natura (benché superiore   nell’ordine   della grazia) poiché doveva essere la Madre di Cristo, quanto più noi dovremmo amare quella San­tissima Umanità, dopo che fu assunta ed unita al Verbo,  dopo  che per nostro amore e nostra salvezza patì e morì sulla Croce e col suo San­gue divino ci ha riscattati, istituendo per   noi   i Sacramenti e aprendoci le porte del Cielo?
San Michele c’insegna dunque ad amare senza misura l’Uomo-Dio Cristo Ge­sù che ci ha riscattati e la sua Vergine Madre, Mediatri-ce di grazie e Regina degli Angeli. Dal santo Arcangelo impariamo ad onorarli e servirli con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze, memori della parole dell’apostolo Paolo: «Qui non amat Dominum lesimi Christum anathema sit (Chi non ama il Signore Gesù Cristo, sia anatema)» (1Cor 16,22).
Settimana di preghiera ultimo giorno

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria
INNO Te, o splendore e virtù del Padre, Te, o Gesù, vita dei cuori, noi lodiamo fra gli Angeli che pendono dal labbro tuo. Sotto di Te una schiera forte di migliaia di duci milita, ma in segno di salvezza, Michele vittorioso spiega la Croce. Egli spinge il fiero capo del dragone nei profondi abissi, e il duce con i ribelli dalla rocca celeste fulmina. Contro il capo della superbia seguiamo questo Principe, affinché dal trono dell’Agnello ci sia data la corona di gloria. A Dio, Padre sia gloria, che Colui che redense il Figlio e lo Spirito Santo unse, li custodisce per mezzo degli Angeli. Così sia. Al cospetto degli Angeli canterò a Te, Dio mio. Ti adorerò nel tempio Santo tuo e loderò il Nome tuo.

Settimo giorno – Ti preghiamo finalmente, o gloriosissimo Principe e difensore della Chiesa militante e trionfante, che Tu voglia, in compagnia del capo degli Angeli del nono Coro, custodire e patrocinare i tuoi devoti e noi con tutti i nostri familiari e tutti quelli che si sono raccomandati alle nostre preghiere, affinché con la tua protezione, vivendo in modo santo, possiamo godere Dio insieme con Te e tutti gli Angeli per tutti i secoli dei secoli. Così sia. Pater, 3 ave.    

San Michele Arcangelo difendici nel combattimento affinché non periamo nel giudizio finale.

PREGHIAMO: Concedi, Onnipotente Dio, che col patrocinio di San Michele Arcangelo, camminiamo sempre verso il cielo e siamo aiutati nel cielo dalle preghiere di Colui del quale in terra predichiamo la gloria. Per Cristo nostro Signore. Così sia.  

     

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

Collegati tramite Facebook e Twitter

Cerca nel sito

Archivi

PREGHIERE DEL MATTINO

PREGHIERE DELLA SERA

Francesco
Benedetto XVI
Giovanni Paolo II

VATICANO

DEMONOLOGIA

ANGELI

APPARIZIONI MARIANE

BIBLIOTECA

CATECHESI

CRISTOLOGIA

DIPENDENZE

DONNA

FATIMA

GIOVANI

GIUSEPPE

MARIOLOGIA

MORALE CRISTIANA

ROSARII E CORONCINE

SACRAMENTI

SALUTE

SPIRITUALITA’

I TESTIMONI DI GEOVA

Categorie




Recupera la password

Accedi

Collegati tramite Facebook e Twitter

LITURGIA – PAROLA DI DIO

 

Recitiamo insieme il Rosario

Canti Liturgici

Stampa Cattolica

Avvenire
Fides
L'Osservatore Romano
Zenit
Clicca sul Giornale

RSS L’OSSERVATORE ROMANO

RSS ZENIT

  • La priorità della famiglia e il DDL Cirinnà
  • Eutanasia: no all'utilitarismo che uccide
  • Becciu: "Il Vaticano? Non è un covo di ladri..."
  • I Fatebenefratelli vendono l’ospedale San Giuseppe di Milano
  • Parolin: "Non lasciarsi paralizzare dalla paura. È ciò che vogliono i terroristi"

Siamo presenti su


server emule

Preghiera per la Famiglia


Padre del cielo,
Tu ci hai dato un modello di vita
nella famiglia di Nazareth,
aiutaci, o Padre buono,
a fare della nostra famiglia
un'altra Nazareth, dove regnano
l'amore, la pace e la gioia.
Fa' che la nostra vita,
sia profondamente contemplativa,
intensamente eucaristica
e vibrante di gioia.
Aiutaci a rimanere insieme
nella gioia e nella sofferenza
attraverso la preghiera familiare.
Insegnaci a vedere Gesù
nei membri della nostra famiglia
specialmente nelle loro difficoltà.
Possa il Cuore Eucaristico di Gesù
rendere i nostri cuori miti ed umili
come il suo e possa aiutarci
a compiere i nostri doveri familiari
in modo santo.
Possiamo amarci
come Dio ama ognuno di noi,
ogni giorno sempre più,
e possiamo perdonarci le offese
come Dio perdona le nostre.
Aiutaci, o Padre buono,
a prendere ciò che ci dai
e a darti tutto ciò che ci chiedi
con grande gioia.
O Immacolato Cuore di Maria,
causa della nostra gioia,
prega per noi.
S. Giuseppe, prega per noi.
S. Angelo Custode,
rimani sempre con noi,
guidaci e proteggici.
AMEN

© 2010-2021 La Sacra Famiglia

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy cliccando sul tasto "Impostazioni Cookie"
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie
Impostazioni CookieACCETTO
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi cookie, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e comprendere come si utilizza questo sito Web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. La disattivazione di alcuni di questi cookie può influire sulla tua esperienza di navigazione.
Necessary
Sempre abilitato
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito Web. Questa categoria include solo cookie che garantiscono funzionalità di base e funzionalità di sicurezza del sito Web. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale.
ACCETTA E SALVA