EFFETTI DELLA TV SULLA PSICHE – I parte
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Tempo davanti allo schermo e immoralità dei spettacoli sono 1 cosa. Vediamo le immagini stesse. Perché la perversione dello spirito e della fantasia – o immaginario, immaginazione – è meno visibile della corruzione del senso morale, ma più profonda.
1 L’immaginazione: La Tv parla all’immaginario. Riempie la testa d’immagini. Pericolo inerente a sua natura. L’immaginazione o fantasia è 1 senso interno,come la memoria. Conserva le sensazioni ricevute dai sensi e le richiama. Situata fra i 5 sensi e l’intelligenza, non può produrre niente se non ricevuto da fuori. Queste immagini interiori, impronta della vita che ci circonda, formano 1 patrimonio.
Da lei dipende: vita affettiva, intellettuale, costruzione del “Io”. Parte di quest’elaborato si fa a nostra insaputa. L’immaginazione,parte dell’inconscio,è capitale per formare la personalità .Nutre l’affettività,muove le passioni,fonte d’oggetti di conoscenza dai quali formare i concetti; l’immaginazione conserva le sensazioni a secondo di ripetizione,emozione, disposizione del cervello. Età: più l’immaginazione è giovane,più è malleabile. A fortiori nel bimbo dove è cera vergine.
2 La Tv satura l’immaginazione:Le immagini sono necessarie per formare la fantasia e costituire la riserva di idee, informazioni, referenze. Ma quelle della Tv non possono farlo perché:
-sono artificiali,instabili,variazione rapida di brillanza,saltellanti. Immagini luminose intermitten- ti, iperstimolano i sensi. La Tv non suscita attenzione: ipnotizza. Fatica fisica e visuale, agitazione, alterazione del sonno paradossale (per memorizzare). Queste stimolazioni perturbano vigilanza diurna e capacità d’attenzione. I liquidi del corpo vibrano; l’ipofisi produce endorfina la quale fa produrre alle surrenale ormoni sessuali e iperaggressività; genera mancanza (crisi d’astinenza). La Tv è droga; crea dipendenza. Vedi 1 teledipendente col suo comportamento compulsionale.
-si succedono rapidamente, in abbondanza :indigestione-assimilazione impossibile. Superficia lità.Troppe, troppo veloce. Addormenta l’attenzione troppo sollecitata; il bimbo diventa passivo:distrugge volontà, capacità di memorizzare, d’associare immagini, idee, parole;crea fragilità morale.
-eccitando di continuo i sensi notte e giorno,[con Play Station,lettore MP3], non lasciano riposare in silenzio. I nostri sensi non sono stati creati per essere sollecitati di continuo.
-uccide la capacità di sognare, contemplare, naturale nel bambino. Chi non sa contemplare non sa pregare nè ringraziare nè apprezzarsi nè apprezzare. Diventa mostro d’egoismo, orgoglio ed ignoranza (studenti di oggi), incapace di amare, perso, senza meta eterna, preda facile per chi l’ha reso cosi! Scompare la capacità di poesia, romantismo, delicatezza, pudore, rispetto.
-tutto premasticato:il bimbo non pensa più. Assorbe. Soluzione di facilità. Basta un pulsante.
3)Passività e vuoto mentale: “La Tv? Azione passiva e perdita di tempo. Da 3 anni non la vedo. Sei 1 cretino sprofondato nella poltrona, passivo. Subisci. Non fai niente, ingoi programmi che altri hanno deciso di farti vedere, e in più paghi! Ti fa perdere 1 sacco di tempo che potresti passare a studiare, leggere, formarti, viaggiare, avorare all’uncinetto, parlare con amici.” -Patrizia di Savona.
4)Effetto distruttivo sulla percezione del reale: il limite fra reale/immaginario si fa nell’infanzia. Cancella la frontiera, stacca dal reale. Rende incapace di misurare le conseguenze dei propri atti. “Rottura fra i 2 mondi: il reale, colui dello studio, riflessione, sforzo, ricerca; il falso,quello Tv. Radicale opposizione. Il telespettatore fatica a passare dall’uno all’altro”- P.Rufo (Vie et santè, 03/9). La Tv porta ad aspettarsi 1 vita “tivu”.
Un bimbo non distingue presente da passato, fiction da realtà ,verità da falsità. Per lui, la Tv è reale.“Mamma, è bello come in Tv!”. Interrogate bimbe d’asilo, i loro racconti sono miscugli di generi (tg, film, cartoni). Non riuscendo a distinguere, confondono. Bush che uccide poveri iracheni (Tg) non è diverso dal mostro che distrugge la città (cartoni). Racconti e fiabe cominciavano con la parola magica: “C’era una volta“.
La relazione umana parente-narratore/bimbi non c’è con la Tv. Questo “flou” fra reale/ irreale provoca instabilità emozionale,difficoltà relazionale. Tralasciano la vita reale per l’immaginario fantastico Tv, per colmare vuoto e monotonia quotidiana che assenza di Dio e Tv creano. (Continua)
Michele Legrais
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