Educarsi per educare – La condivisione
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Sono cresciuto In una famiglia numerosa, sono il più grande di dieci figli. Sin da quando avevo due anni ho imparato che ogni fratello o sorella che nasceva prendeva un po’ del mio spazio, un po’ dell’amore dei genitori, un po’ delle “mie” cose, ma anche ho sperimentato ogni volta la gioia che nasceva da questo sacrificio che la vita mi chiedeva.
Oggi riconosco che ho “respirato” sin da piccolo che la vita vale più delle cose, e che un fratellino o una sorelìina valgono molto di più dei tuoi giochi o della tua stanza. Avevamo nella mia famiglia un’espressione: *rank has privilege”, che vuol dire che tutti non sono uguali e che più sarà dato e chiesto ai fratelli più “vecchi”.
Per esempio i maggiori andavano a dormire più tardi degli altri, potevano stare seduti davanti nella macchina quando uscivamo… ma dall’altra parte dovevano fare molto di più in casa tipo lavare i piatti, pulire la casa, tenere il giardino ordinato e fare da baby sitter agli altri.
Abbiamo così capito che nel mondo non tutti hanno gli stessi ruoli e neanche ricevono gli stessi privilegi. Ho visto che questa educazione ci ha aiutati a maturare nella volontà di servire, perché chi serve sta bene. In particolare una cosa bella che ancora oggi si vive nella mia famiglia riguarda il cibo: quando uno ha qualcosa da mangiare lo offre prima ai fratelli perché lo assaggino, specialmente a! più piccoli.
Quest’ abitudine che i miei genitori ci hanno trasmesso vivendola loro per primi con noi, pian piano è diventata “nostra” e anche noi abbiamo cominciato a viverla. Era bello vedere che dopo un po’ erano poi i più piccoli i primi ad offrire a noi il cibo, ma più ancora del cibo era bello vedere il sorriso con cui l0 facevano!
Tempo fa, durante alcuni giorni rivissuti a casa, slamo stati insieme al ristorante e mi ha colpito tantissimo che a tavola loro non ce la facevano a iniziare a mangiare
il cibo servito senza offrirlo agli altri perché lo assaggiassero per primi.
Questa loro “preoccupazione” di condividere mi ha dato tanta gioia perché è una cosa molta bella: oggi la Comunità mi ha aperto gli occhi per apprezzare il valore che ha il condivìdere anche le cose più piccole, e che la gioia vera sta nel donare.
Joseph
Comunità Cenacolo
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