Educare i propri figli
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Dialogate dimostrando attenzione e affetto in ogni momento della crescita, chiedendo con fermezza sacrifici e rinunce là dove occorrono, dando sempre le motivazioni delle vostre scelte.
Il papà sia papà, con una sua autorevolezza e rispett0; pur scherzando e giocando con il figlio, sia salvaguardata la diversità di ruoli; quindi non un papa «alla pari».
Cercate la crescita armonica del figlio: sia il suo bene tisico sia quello che tiene conto dei valori spirituali e u-mani. Il figlio è anche da educare nell’intelligenza, nel ragionamento, nella volontà, nella memoria, nella fantasia, nei sogni, nelle compagnie!
Educate fuggendo ogni permissivismo e ogni posses-sività ansiosa. Educare non sostituendosi a loro.
Dall’educazione che si da, dall’affetto, dalla tenerezza attenta e matura, dalla chiarezza e fermezza dei comporta menti e delle riflessioni secondo le domande delle singole età, si educa il figlio anche sul piano affettivo, emotivo, sessuale, e si formano uomini e donne sereni, maturi e adulti, con capacità di scelte precise, al momento opportuno. A tal scopo può essere utile leggere la mia nota pastorale della quaresima 2005, ristampata a settembre 2009 su La sessualità dono di sé nell’amore! Come educhiamo i giovani all’amore e alla sessualità.
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