… E saranno guariti!
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Gesù ha sempre avuto sentimenti di misericordia nei confronti degli ammalati e, ogni volta che glielo hanno chiesto, Lui li ha guariti.
Al tempo di Gesù non c’erano molti medici e, quelli che si trovavano, non erano certo bravissimi. Non esistevano ospedali né ambulatori. Così Gesù, prima di ascendere al Cielo, diede il Mandato ai suoi Apostoli e Discepoli di guarire i malati. Negli Atti degli Apostoli leggiamo perfino di miracoli compiuti dagli Apostoli, come quelli di San Pietro: “Or avvenne che Pietro, percorrendo tutte queste regioni, discese anche presso i cristiani che abitavano in Lidda. Trovò qui un uomo di nome Enea, che da otto anni giaceva su un letto, perché era paralitico. E Pietro gli impose le mani e gli disse: «Enea, Gesù Cristo ti guarisce: sorgi e rifatti da solo il tuo…
letto». E subito si alzò”. (At 9, 32-34).
Pietro e Giovanni solevano salire al tempio per la preghiera dell’ora nona. Ora, c’era un uomo zoppo fin dalla nascita che solevano portare e deporre ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella, per chiedere l’elemosina a quelli che entravano nel tempio.Vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, incominciò a chiedere loro l’elemosina. Allora Pietro, fissandolo negli occhi con Giovanni, disse: «Guarda verso di noi». Quello li guardò attentamente, attendendosi di ricevere da loro qualcosa. Ma Pietro gli disse: «Argento e oro io non ho, ma quel che possiedo te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!». E presolo per la mano destra lo sollevò: all’istante gli si rinvigorirono i piedi e le caviglie, con un balzo saltò in piedi e si mise a camminare ed entrò con essi nel tempio camminando, saltando e lodando Dio. (At 3, 1-8).
…Saulo non ci vedeva… Anania entrò nella sua casa e pose le sue mani su di lui dicendo: “Il Signore Gesù mi manda a te perché tu ricuperi la vista”. Subito dagli occhi di Saulo caddero come delle scaglie ed egli riebbe la vista. (At 9, 17-18). Un giorno il padre di Publio si ammalò di dissenteria ed era a letto con la febbre alta. Paolo andò a visitarlo: pregò, stese le mani su di lui e lo guarì . Dopo questo fatto anche gli altri abitanti dell’isola che erano ammalati, vennero da Paolo e furono guariti (At 28, 8).
In un prezioso documento di San Giacomo Apostolo (Vescovo di Gerusalemme) si legge: “Se qualcuno di voi è ammalato chiami il Prete. Egli preghi per lui e lo unga con olio pregando il Signore. Questa preghiera, fatta con fede, guarirà il malato ed il Signore gli darà sollievo. Inoltre, se il malato avesse commesso de peccati, gli saranno perdonati”(Gc 5).
Possono riceverlo tutti i cristiani che hanno qualche malattia che è difficile curare con le medicine ordinarie, ma possono riceverlo anche gli anziani perchè l’età avanzata viene considerata “malattia”.
In molte Parrocchie l’Unzione degli infermi viene data, ogni anno – l’11 febbraio, festa della Madonna di Lourdes – a tutti quelli che vanno in Chiesa per partecipare alla S. Messa, che ne fanno richiesta. I fedeli si mettono in fila, davanti ai Preti e questi li benedicono e li ungono con il santo Olio degli infermi. Al termine, si rende lode a Dio.
Tutti quelli che chiedono l’Unzione degli infermi ricevono grandi benefici per la propria salute fisica (oltre che spirituale). Questo meraviglioso Sacramento, chiamato “Unzione degli ammalati” può essere ripetuto anche molte volte.
Le persone che sono gravemente ammalate ed in pericolo di vita possono richiedere l’Estrema Unzione ed il Viatico che li accompagni nell’ultimo viaggio. Va detto però che si sono verificati moltissimi casi di persone, che sembravano moribonde che, dopo aver ricevuto “l’Estrema Unzione” sono guarite (con grande stupore dei medici) ed hanno vissuto ancora molti anni.
E’ evidente che il Sacramento va amministrato a coloro che sono ancora in vita perché l’Unzione può “dare sollievo agli ammalati” ma non può fare risuscitare i morti.
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