La Sacra Famiglia
Informazione religiosa, spiritualità, apparizioni mariane, cultura, società, famiglia, Chiesa
La Sacra Famiglia

Sito di informazione religiosa, spiritualità, mariofanie, cultura, società, famiglia, Chiesa.

You are here: Home › Catechesi Liturgica › Durante il Padre Nostro ci teniamo per mano o teniamo le mani alzate? Quale delle due pratiche è più corretta?

Durante il Padre Nostro ci teniamo per mano o teniamo le mani alzate? Quale delle due pratiche è più corretta?

14 Gennaio 2017 | Filed under: Catechesi Liturgica
     

Questo articolo è stato già letto1518 volte!

preghiera-padre-nostro

Il liturgista padre Henry Vargas Holguin premette: «La pratica di prendersi per mano al momento di recitare il Padre Nostro deriva dal mondo protestante. Il motivo è che i protestanti, non avendo la Presenza Reale di Cristo, ovvero non avendo una comunione reale e valida che li unisca tra loro e con Dio, considerano il gesto di prendersi per mano un momento di comunione nella preghiera comunitaria».

Nella Messa, spiega padre Henry, «abbiamo due momenti importanti: la Consacrazione e la Comunione. È lì – nella Messa – che risiede la nostra unità, è lì che ci uniamo a Cristo e in Cristo mediante il sacerdozio comune dei fedeli; il prendersi per mano è ovviamente una distrazione da questo. Noi cattolici ci uniamo nella Comunione, non quando ci prendiamo per mano».

GESTO NON PREVISTO

Nell’Istruzione Generale del Messale Romano «non c’è nulla che indichi che la pratica di prendersi per mano vada effettuata. Nella Messa ogni gesto è regolato dalla Chiesa e dalle sue rubriche. È per questo che abbiamo parti particolari della Messa in cui inginocchiamo, parti in cui ci alziamo, altre in cui ci sediamo ecc., e non c’è alcuna menzione nelle rubriche che parli del fatto che dobbiamo prenderci mano al momento di recitare il Padre Nostro».

PERCHE’ BISOGNA EVITARLO

«Si deve quindi evitare questa pratica – sentenzia il liturgista – durante la celebrazione della Messa. Se qualcuno vuole farlo può (a mo’ di eccezione) con qualcuno di assoluta fiducia, senza forzare nessuno, senza dar fastidio a nessuno e senza volere che questa pratica diventi una norma liturgica per tutti. Bisogna tener conto del fatto che non tutti vogliono prendere la mano del vicino, e cercare di imporlo è qualcosa che va a detrimento della preghiera, della pietà e del raccoglimento».

LA PREGHIERA COMUNITARIA

Un’altra cosa molto diversa è «la preghiera comunitaria al di fuori della Messa; quando si recita fuori dalla Messa non c’è alcuna opposizione se si prende la mano di qualcuno, perché è un gesto emotivo e simbolico».

L’ESSERE IN COMUNIONE

Questo, come altri atteggiamenti, evidenzia il liturgista, «non è altro che l’esaltazione del sentimento. L’essere in comunione con qualcuno non consiste tanto nel prendere qualcuno per mano quando si recita il Padre Nostro, ma nel fatto di essere confessato, di essere in stato di grazia e soprattutto nell’essere preparato all’Eucaristia».

Se il gesto di prendersi la mano «fosse necessario o importante o conveniente per tutta la Chiesa», i vescovi o le Conferenze Episcopali avrebbero inviato già da molto tempo «una richiesta a Roma perché questa pratica venisse impiantata. Non lo hanno fatto, né credo che lo faranno mai».

LA DISPOSIZIONE DELLA CEI

Proprio la Conferenza Episcopale Italiana in una nota del 1983, “Precisazioni sulla celebrazione eucaristica“, che sconsiglia il tenersi per mano durante il Padre Nostro, spiegando che invece corretto tenere le mani alzate verso l’alto.

Il documento suggerisce, al numero 1: “Durante il canto o la recita del Padre nostro, si possono tenere le braccia allargate; questo gesto, purché opportunamente spiegato, si svolga con dignità in clima fraterno di preghiera”.

IL “MESSAGGIO” DELLE MANI

Il prendersi per mano non solo vuol dire duplicarlo inutilmente, ma soprattutto distoglie l’attenzione da quel “rivolgersi in alto” che è il fondamento della comunione.

Per questo è consigliabile, come suggeriscono i vescovi, che le mani durante il Padre nostro si levino in alto per chiedere “che sia santificato il suo nome, che sia fatta la sua volontà, che venga il suo regno, che Lui dia il pane, il perdono, la forza dinanzi al male e la liberazione da esso”; per poter poi scambiarci il segno fraterno della pace (e in questa circostanza avviene il “contatto” con il nostro vicino), radicando la carità nella fede che nasce dall’alto.

TENSIONE VERSO IL PADRE

Come osservava don Piero Ciardella, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Niccolò Stenone di Pisa, su Toscana Oggi «colui che prega in piedi e con le braccia alzate esprime con il corpo, prima che con le parole, una tensione verso il “Padre”, l’attesa (escatologica) di un evento: “venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà”, e l’aspettativa di un dono gratuito: “dacci il pane quotidiano, rimetti i nostri debiti, liberaci dal male”. Esprimere questo momento alto della preghiera liturgica con un gesto di comunione fraterna, qual è appunto il darsi la mano, mi pare riduttivo e banalizzante, e finisce, poi, per svilire anche il gesto seguente dello scambio della pace col quale si esterna la volontà di riconciliazione».


     

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

Collegati tramite Facebook e Twitter

Cerca nel sito

Archivi

PREGHIERE DEL MATTINO

PREGHIERE DELLA SERA

Francesco
Benedetto XVI
Giovanni Paolo II

VATICANO

DEMONOLOGIA

ANGELI

APPARIZIONI MARIANE

BIBLIOTECA

CATECHESI

CRISTOLOGIA

DIPENDENZE

DONNA

FATIMA

GIOVANI

GIUSEPPE

MARIOLOGIA

MORALE CRISTIANA

ROSARII E CORONCINE

SACRAMENTI

SALUTE

SPIRITUALITA’

I TESTIMONI DI GEOVA

Categorie




Recupera la password

Accedi

Collegati tramite Facebook e Twitter

LITURGIA – PAROLA DI DIO

 

Recitiamo insieme il Rosario

Canti Liturgici

Stampa Cattolica

Avvenire
Fides
L'Osservatore Romano
Zenit
Clicca sul Giornale

RSS L’OSSERVATORE ROMANO

RSS ZENIT

  • La priorità della famiglia e il DDL Cirinnà
  • Eutanasia: no all'utilitarismo che uccide
  • Becciu: "Il Vaticano? Non è un covo di ladri..."
  • I Fatebenefratelli vendono l’ospedale San Giuseppe di Milano
  • Parolin: "Non lasciarsi paralizzare dalla paura. È ciò che vogliono i terroristi"

Siamo presenti su


server emule

Preghiera per la Famiglia


Padre del cielo,
Tu ci hai dato un modello di vita
nella famiglia di Nazareth,
aiutaci, o Padre buono,
a fare della nostra famiglia
un'altra Nazareth, dove regnano
l'amore, la pace e la gioia.
Fa' che la nostra vita,
sia profondamente contemplativa,
intensamente eucaristica
e vibrante di gioia.
Aiutaci a rimanere insieme
nella gioia e nella sofferenza
attraverso la preghiera familiare.
Insegnaci a vedere Gesù
nei membri della nostra famiglia
specialmente nelle loro difficoltà.
Possa il Cuore Eucaristico di Gesù
rendere i nostri cuori miti ed umili
come il suo e possa aiutarci
a compiere i nostri doveri familiari
in modo santo.
Possiamo amarci
come Dio ama ognuno di noi,
ogni giorno sempre più,
e possiamo perdonarci le offese
come Dio perdona le nostre.
Aiutaci, o Padre buono,
a prendere ciò che ci dai
e a darti tutto ciò che ci chiedi
con grande gioia.
O Immacolato Cuore di Maria,
causa della nostra gioia,
prega per noi.
S. Giuseppe, prega per noi.
S. Angelo Custode,
rimani sempre con noi,
guidaci e proteggici.
AMEN

© 2010-2021 La Sacra Famiglia

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy cliccando sul tasto "Impostazioni Cookie"
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie
Impostazioni CookieACCETTO
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi cookie, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e comprendere come si utilizza questo sito Web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. La disattivazione di alcuni di questi cookie può influire sulla tua esperienza di navigazione.
Necessary
Sempre abilitato
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito Web. Questa categoria include solo cookie che garantiscono funzionalità di base e funzionalità di sicurezza del sito Web. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale.
ACCETTA E SALVA