Due ali per poter volare
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I discepoli del Signore sono chiamati “cristiani”, non vengono detti “gesuani” o “nazareni”. Sono cristiani perché amano Gesù e lo professano unto di Spirito Santo! I discepoli del Signore furono contenti di seguire il maestro divino! Sa lui ricevettero parole di conforto e il potere di cacciare i demoni e guarire le malattie, per lui lasciarono tutto. Ma quando arrivarono davanti al pericolo della croce il migliore tra loro: lo rinnegò! Questo cosa vuole dire? Che erano deboli, avevano conosciuto Gesù ma non avevano la sua vita. Non basta avere un rapporto personale con Gesù occorre conoscere, ricevere e amare il suo Spirito?
“È bene per voi che io me ne vada! Se io non me ne vado non verrà a voi lo spirito Paraclito” (cf. Gv 16). Eh si! È bene così perché dal Cielo Gesù ci mandò lo Spirito Santo. Solo dopo pentecoste i discepoli ebbero la potenza dei carismi e il coraggio di proclamare la Signori di Gesù e la fedeltà del martirio!
Avete mai volato su un Boeig 747? Avete visto ci sono due aviogetti sulle ali! Se uno si spegne in volo sono guai. Devono funzionare entrambi non vi pare? Nella via di Dio abbiamo bisogno di due turbine, una è Gesù è l’altra è lo Spirito Santo! Noi abbiamo due gambe per camminare, questo ci dice che abbiamo bisogno di Gesù e dello Spirito Santo se vogliamo camminare.
LA MIA ESPERIENZA!
Ci sono dunque due rivelazioni, una del Verbo che ci chiama a seguirlo da vicino. Una dello Spirito. A me Gesù ha chiesto di diventare sacerdote, lo ha fatto in questo modo: io e mio cugino Carlo nel 1994 avevamo bisogno di un discernimento, le nostre suore carmelitane ci portarono da un carmelitano morto in concetto di santità, un taumaturgo! Aveva, tra gli altri doni, il dono della cardiognosia! Quando Padre Agostino ci vide subito lasciò partire un tuono! Ci disse in faccia che eravamo chiamati da Dio in questa via. Ma soprattutto ci dispiacque il fatto che aggiunse: “se non ve ne pentirete”
Ma chi mi dice che non si inventa le cose? Dicevamo! Sia io che mio cugino Carlo abbiamo poi ringraziato Dio per Questo frate, ma al momento dicevamo: “Che vuole questo vecchietto?”
La sera di quello stesso giorno vado a coricarmi e non riuscivo a prendere sonno! La giornata era stata emozionante le parole di padre Agostino pungevano dappertutto. Mi sentivo eccitato, avevo come delle vertigini. In quel momento ho sentito strisciare sopra le coperte qualcosa di molto freddo. Mi si formulò nella testa un pensiero che diceva: “t’ammazzo!”. Non mi sono spaventato ma pregando ho sentito che si allontanava. Non riuscii a dormire. Al mattino telefono subito a Carlo e anche lui mi confermò: “non ho dormito” per una settimana eravamo storditi! La domenica successiva Padre Agostino ci mandò a dire per le suore: che il Signore ci aveva dato un segno: “vi ha scossati ben, bene!, partite o ve ne pentirete”. Questo è successo 20 anni fa! Adesso siamo sacerdoti!
Credevo che la forza degli inizi non sarebbe mai venuta meno, invece dopo 3 anni, per 5 anni circa ho vissuto una profonda aridità, spesso mi sono trovato tra la porta e l’uscio del convento! Avevo sperimentato il Signore, lo avevo avvertito su di me, lo avevo visto in padre Agostino, ma ora mi sembrava tutto sfocato, lontano. Un conto è essere travolti da Dio dall’esterno attraverso una profezia e un altro era vivere guidati dal di dentro. Lui aveva Gesù dentro ma io non potevo dire di me la stessa cosa, cioè lo sapevo per fede, ma non ne avevo l’esperienza.
In questo periodo di crisi mi sembrava che la mia vita spirituale si fosse paralizzata, pregavo e rimanevo unito a Dio con gli impegni che il mio ordine mi suggeriva. Nel frattempo intorno agli anni 2000-2001 padre Agostino mi fece chiamare. Arrivai al convento di Castellina a Firenze e li mi disse senza preamboli: “Nicola non dare di testa, lo Spirito Santo nel Carmelo c’è! Guarda che lo Spirito Santo nel Carmelo c’è, stai tranquillo. Non dare di testa!” In realtà queste parole al momento non le capii proprio. Mi fece chiamare per dirmi semplicemente queste cose del tutto scollegate alla mia situazione presente! Chiamarmi per dirmi che lo Spirito Santo c’è!? Io lo sapevo! C’era bisogno di farmi chiamare da Roma per dirmi questo?
Io suono chitarra e pianoforte, lo facevo anche prima di entrare in convento con gli amici, mi piace suonare e amo la musica moderna. Una amica mi prestò un CD di Gary Sadler intitolato the King of the Ages, era strepitoso. Preghiere e canti sacri che venivano realizzati in modo nuovo, con strumenti moderni e con energia! Poi mi prestarono un libro di Katrin Kulmann, lo lessi e sprofondai in crisi. Lei aveva dei doni ci conoscenza e di guarigione.
Si leggevano cose abbastanza incredibili del tipo: “una donna è stata toccata da Dio in questa fila, è guarita, vieni qui, dai la tua testimonianza”. Una cristiana per giunta non cattolica aveva la vita che io non ho! Perché –dicevo – devo sprofondare in questa crisi e non posso avere quello che ha lei? Poi passai a interrogarmi più positivamente. “Io posso ricevere tutto questo?”
La crisi che io vivevo, e vedere altri che avevano una vita piena di esperienza di Dio, produsse un desiderio fortissimo di conoscere il movimento evangelico pentecostale. Eravamo 4 amici, io e tre giovani di Roma! Cominciammo a pregare per chiedere a Dio quello che avevano loro, poi leggendo capì che si trattava del battesimo nello Spirito Santo. ho sfogliato le pagine di J Wesley, Ch Finney, Benny Hinn, Katrin Kulmann! David Wilkerson, John Sherill, E andai ancora più in crisi! SIGNORE PERCHE DAI AGLI ALTRI CIO CHE NOI CREDIAMO?
Attraverso la lettura del libro “Gesù è vivo” di padre Emiliano Tardif sono entrato in contatto con il RCC e compresi che anche noi cattolici abbiamo tutto questo! .
Nel 2006 durante la veglia di pentecoste ero con voi al DIVINO AMORE. Celebrò la messa Padre Raniero Cantalamessa e c’era Salvatore Martinez e alcuni leader carismatici della prima ora . Dopo l’omelia nella preghiera dei fedeli p. Raniero disse: “Adesso pregheremo sui sacerdoti presenti in assemblea, preghiamo per loro perché lo Spirito Santo si effonda e penetri nella loro vita”.
Il coro intonò: “Spirito di Dio “ di Daniel Iverson! Caddi in ginocchio piangendo! Quelle note erano celestiali, io suono gli strumenti e conosco la musica, ma c’era un soffio in quel canto semplice che lo rendeva pieno di armonici! Il canto fluiva dalle orecchie e scendeva nella mia anima, mi sentivo scoppiare il cuore!
- il canto diceva “fondimi” e mi sentivo liquefare di desiderio.
- diceva “plasmami” e mi sentivo toccare all’interno.
- Il canto diceva “Riempimi” e sentivo come un ribollire dentro di me
- Il canto diceva “usami” e percepivo il fluire di suoni nel cuore che non riuscivano a uscire
Poi cominciarono a pregare il lingue, la melodia continuava, era sostenuta dagli strumenti che sostenevano il canto in modalità maggiore! Mi sentivo trasportare dal flusso di suoni che salivano al cielo, si era formata come una nube su tutti, almeno così mi parve di vedere! Al canto in lingue si unì un piccolo tocco di mani ().
Quei tocchi ripetuti erano come un ariete battente, il canto e il tocco ritmico bussava al mio cuore che non si arrendeva facilmente ma stava per aprirsi. Poi mi sono sentito aprire dentro, come se si fosse aperta una porta, mi sono sentito invadere dal profondo di gioia, non mi controllavo più, mi muovevo e ridevo, mi veniva da gridare! di gioia! un mio confratello si impaurì, perché davvero le mie reazioni erano inconvulse, mi guardò era nel gelo, leggermente schifato!
Non vedevo il tetto della cappella
Ma la sola assemblea avvolta in una specie di fumo,
rimbalzano nella mente le prime strofe dell’inno
dell’ufficio delle letture del lunedì del TO
O Trinità Beata
Oceano di pace
La chiesa a te consacra
La sua lode perennne
Mi sono sentito invadere da un onda di freschezza e di entusiasmo che poi dava perfino fastidio nella mia comunità che cominciava a vedere un radicale cambiamento. Io penso che qualcuno in quel periodo mi avesse diagnosticato una depressione bipolare! Che hai fatto! “Sei euforico” Ma sei matto? Dentro di me invece c’era un solo desiderio, tornare a cantare e a lodare Dio in quel modo! Questo aroma spirituale ha continuato per nove mesi a pervadermi dall’interno! Ero felice sentivo la vita nuova dentro di me che si spargeva con i suoi aromi.
Aumentò in me il desiderio di lodare con il canto, di dare ampio spazio alla preghiera, la celebrazione dei sacramenti era diventata viva, calda. Le parole del messale acquistarono un senso nuovo! L’alleluia, l’amen, il gloria, le dossologie erano preghiere vere e sentite. Sentivo una grande gratitudine per quei cristiani evangelici che avevano scoperto questo dono!
Da allora ancora oggi sento desiderio di conoscerli e condividere con loro tutto questo. Leggendo Lc 4 dove si dice che Gesù dopo il battesimo fu portato nel deserto, decisi di nascondere tutto questo dentro di me senza legarmi a nessun gruppo! Finchè nel 2009 circa tre anni dopo abbiamo iniziato a formare ad Albano un gruppo di lode. Siamo partiti in 5 e adesso dopo 4 anni siamo un gruppo in formazione. I frutti più belli che ho visto nel nostro gruppo sono: l’esperienza viva che Gesù fa di se a coloro che si accostano, la conversione di alcuni di loro, ci sono state liberazioni, guarigioni interiori.
COME SI RICEVE, secondo la mia esperienza (Credo più nelle disposizioni interiori, che in Quelle esterne tipo: chi pregherà, chi farà il seminario, se farò il seminario)
- essere o aver sperimento una forte crisi (non solo di peccato ma tua come persona e anche nel tuo rapporto con Gesù)
- cercare con desiderio di uscire da tutto questo ricercando una nuova potenza!
- continuare ad avanzare a testa bassa costi quello che costi nonostante le apparenze contrarie
- leggere tutto quello che puoi sullo spirito Santo e sui carismi
- pregare ogni giorno per ricevere il battesimo nello Spirito cosi come tu lo immagini
- credere che tutto quello che desideri ti sarà accordato!
COSA PRODUCE?
- l’effusione dello Spirito Santo è una grazia di rigenerazione connessa ai sacramenti del Battesimo, della Cresima e dell’Eucaristia. È una grazia di risveglio capace di dissotterrare i doni che per mancanza, di fede, di consapevolezza e di desiderio erano sepolti.
- l’effusione introduce la persona a vivere una relazione personale più profonda con Dio Padre, Figlio e Spirito Santo!
- l’effusione risveglia oppure dota il cristiano di nuova capacità e lo abilita all’edificazione della Chiesa mediante la comunicazione di Carismi spirituali.
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