Dio apre le sue braccia al peccatore pentito
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Papa Francesco ci ha preparato alla confessione pasquale invitandoci, nel suo primo Angelus, a non stancarci di chiedere perdono a Dio, nella consapevolezza che Lui non si stanca mai di perdonarci. La divina pazienza è infinita.
Il giorno dopo la Regina della Pace, nel messaggio annuale a Mirjana, rinnovava l’invito, additandoci l’amore del Padre che, nella croce del Figlio, ci ha dato la possibilità che tutto ci sia perdonato, “cosicché non abbiate a vergognarvi, a nascondervi e, per paura, a non aprire la porta del proprio cuore a mio Figlio”.
Celebriamo la resurrezione della Pasqua se moriamo al peccato e risorgiamo a vita nuova nella grazia dello Spirito Santo. Presentiamo alla divina Misericordia tutto il male che ci tormenta e ci sfigura e lasciamo che scorrano sulla nostra anima le acque purificatrici del perdono. Nulla è più prezioso dell’assoluzione del Sacerdote.
Facciamo dono al Crocifisso di un cuore umile e contrito, deciso nel proposito di non peccare più e di amarlo sopra ogni cosa. La riconciliazione con Dio è la più grande gioia della vita e ci permette di essere in pace con noi stessi e di riconciliarci con gli altri. Nulla è più dolce della pace divina che ci dona la Pasqua.
Padre Livio Fanzaga
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