Dialoghi sulla Fede – XIII
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+ Cari amici, riapro solo un attimo la nostra discussione perché il mio lavoro sulle letture di domenica prossima (30 Luglio) mi suggerisce delle considerazioni “nuove”, che mi sembrano molto legate ai temi di questo forum (rapporti tra comunismo e cristianesimo, eccessi dell’uno dell’altro, bisogno di unire giustizia materiale e felicità spirituale). Prima di dirvi che c’entra il comunismo con le letture di domenica 30 Luglio, ve le riporto:
Secondo me il titolo che unifica tutte e quattro le letture è:
L A G E N E R O S I T A ‘ !
PRIMA LETTURA (dal secondo libro dei Re 4,42-44)
C’era una tremenda carestia. Allora un brav’uomo della città di Baal-Salisa, si mise in viaggio per portare al profeta Elisèo del grano e 20 panini: con tanta GENEROSITA’. Ma Eliseo, con altrettanta GENEROSITA’ rispose: “Dalli alla folla: perchè loro ne hanno più bisogno di me!”. L’uomo allora disse: “Ma qui ci saranno almeno 100 persone: ed i miei panini sono solo 20!”. Ma Elisèo insistendo rispose: “Abbi fede, il Signore li farà bastare per tutti: e pure ne avanzerà”. Quello li diede alla folla, tutti si saziarono: e ne avanzò. … E’ proprio vero: la GENEROSITA’ di Dio è immensa. Soprattutto se unita a quella degli uomini!
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 144,10-11.15-18):
Mio Signore, quanto sei GENEROSO. Chi si affida a Te, non resta mai deluso. Tutte le creature stendono la mano: ed aspettano da Te il cibo. E tu riesci a sfamare tutti: con la tua immensa GENEROSITA’!
SECONDA LETTURA (dalla lettera di Paolo ai cristiani di Efeso 4,1-6):
Carissimi fratelli, anche se sono rinchiuso in una cella, io mi sento felice: perchè sono prigioniero del Signore! Solo una cosa vi raccomando, siate come vi vuole Gesù Cristo: sempre umili e pazienti. Non scannatevi a vicenda: ma accettatevi gli uni gli altri, con amore. Tra di voi regni sempre la pace: fino a diventare un solo spirito, un solo corpo. Abbiate una sola fede, una sola speranza, un solo Signore. Non potete infatti credere in tanti “Gesù” diversi: perchè il Signore è uno solo. Come uno solo è Dio, Padre nostro, che ci ama e ci sazia tutti: con la Sua infinita GENEROSITA’!
VANGELO (Giovanni 6,1-15)
Un giorno Gesù attraversava il lago di Tiberìade: e dalla riva lo seguivano moltissime persone. Erano talmente tante, che sbarcando fu costretto a salire su una collina: per non esserne soffocato. Allora guardò in basso per vedere quanti erano: ed era una folla immensa. Li guardò: e si commosse.
Allora volle saziarli. Così disse all’apostolo Filippo: “Secondo te, come possiamo fare per sfamare queste persone?”. (Gesù sapeva cosa sarebbe successo, ma voleva metterlo alla prova). Filippo fece un calcolo veloce, e amareggiato rispose: “Saranno almeno in 5.000: anche se comprassimo 20 milioni di pane, non ne avrebbero nemmeno un pezzettino per uno!”. Ma Gesù sorridendo gli disse all’orecchio: “Abbi fede”.
Proprio in quel momento un ragazzino salì sulla collinetta, e mettendo i suoi panini nelle mani dell’apostolo Andrea, ingenuamente disse: “Visto che c’è bisogno, voglio mettere il mio pranzo a disposizione degli altri!”. Ovviamente gli apostoli scoppiarono a ridere. Il ragazzo aveva solo 2 pesci e 5 panini: come potevano bastare per sfamare 5.000 persone?
Ma Gesù accarezzò il bambino con dolcezza. E poi prendendo in mano i 5 panini, gli disse: “Tu hai fatto quello che potevi: dandoci una grande lezione di GENEROSITA’. Vedrai che i tuoi panini basteranno per tutti!”. … Così fece sedere la folla sull’erba. Poi prese il pane: e lo spezzò. Scese giù: e lo diede a tutti. Forse anche gli altri misero in comune il loro pasto, oppure i panini si moltiplicarono per miracolo, certo è che da quei 5 panini si sfamarono 5.000 persone: e pure ne avanzò. E tutti si sentirono saziati: dentro e fuori.
Improvvisamente però, alcuni cominciarono a gridare invasati: “Questo è davvero il Messia! Andiamo ed incoroniamolo re: così non moriremo mai di fame!”. … Ma Gesù non era venuto per saziare gli stomaci: ma i cuori. E così per non essere frainteso, risalì sulla collina: a pensare. … Con quel miracolo non voleva certo ostentare la Sua potenza, ma solo far vedere che la GENEROSITA’ di Dio è infinita. Soprattutto se unita a quella degli uomini!
Sottofondo musicale: “SI PUO’ DARE DI PIU’”
Immagino che alcune cose le avrete notate già voi. Soprattutto che Gesù non si preoccupa solo della fame “spirituale” della gente, ma anche della loro indigenza “materiale” (e qui giustamente gongolate, perché ve lo sentite molto comunista!). Ma Gesù non si limita a fargli mangiare pane: attraverso quel gesto infatti li sazia dentro, li rende felici TOTALMENTE, gli fa capire che sono amati da Dio. (Anche i malati andavano da Gesù per essere guariti solo nel corpo: e lui li guariva fuori e dentro. Li faceva sentire felici IN TOTO: sani nel corpo ed amati da Dio!).
Ora, dentro di voi comunisti certo c’è un grande senso della giustizia sociale e della redistribuzione “materiale” (che è in linea perfetta con la parabola della “redistribuzione” dei pani), ma voi credete che basti questo, per saziare gli uomini DENTRO? Per renderli veramente FELICI? Basta avere un pezzo di pane (o semplicemente darsi da fare per farlo avere a tutti), per stare bene DAVVERO?
Cari amici, Gesù Cristo con la Sua Parola vi sta invitando a fare un salto stupendo, a volare più in alto: quel “pane” (che voi giustamente volete che sia ridistribuito equamente) può “sfamare” mille volte di più di quanto non pensiate voi. Noi non dobbiamo condividerlo e basta: dobbiamo sapere che quel pane è il dono di un Padre, alla cui tavola siamo tutti seduti. In questo modo saremo felici non solo nello stomaco, ma anche dentro (perchè sentiremo il Suo amore).
Se agite da soli (senza religione) allora, forse riuscirete a raccogliere pane per chi ha fame (come voleva fare l’apostolo Filippo nella parabola), magari riuscirete anche a far fare un pozzo d’acqua per i bambini dell’Africa, ma credete davvero di riuscire – quei bambini – a renderli più felici DENTRO?
Se unite la vostra generosità a quella di Dio invece (come ha fatto il bambino generoso), il pane non solo basterà per tutti quelli che volete aiutare (a livello materiale), ma diventerà – per voi e per loro – un veicolo di felicità (perché segno dell’amore di Dio). Sazierà tutti: non solo chi riceve ma anche chi dona, non solo gli stomaci ma anche i cuori. MOLTIPLICANDOSI …
Come mi avete consigliato, ho comprato il libro di Beltrand Russel “Perchè non sono cristiano” (ancora lo devo leggere). Ma già dagli occhi “torvi” che ha Russel nella foto di copertina si capisce tutto. Ti guarda incupito e sembra che ti dica: “Volete sapere perchè ho due occhi così “superbi” ed “incazzati”? … PERCHE’ NON SONO CRISTIANO !”
Provate a confrontare gli occhi di Russel con quelli di Madre Teresa (senza inventarvi la storiella che lei faceva tutto solo perchè era brava e non per amore di Dio …). E poi scegliete voi a chi vorreste assomigliare …
A ragà, insomma per concludere ora ve lo dico chiaro chiaro. Gesù Cristo vi sta chiamando TUTTI e vi sta dicendo proprio così: “IO VI STO DANDO LA POSSIBILITA’ DI AVERE E DARE AGLI ALTRI NON SOLO UNA FELICITA’ MATERIALE, MA UNA FELICITA’ TOTALE. PER FARE QUESTO DOVETE ACCETTARE UNA VERITA’ MOLTO LOGICA E SPLENDIDA : CHE DIO ESISTE E VI AMA. PER FARE QUESTO NON DOVETE SMETTERE DI ESSERE COMUNISTI, ANZI SONO IO CHE VI HO VOLUTO COMUNISTI, PERCHE’ VI VOGLIO IMPEGNATI NEL SOCIALE. MA VOGLIO ANCHE CHE – ATTRAVERSO IL VOSTRO IMPEGNO SOCIALE – COMINCIATE A DISTRIBUIRE AL MONDO QUALCOSA DI PIU’ GRANDE: NON SOLO IL PANE, MA ANCHE LA GIOIA DI ESSERE AMATI DA DIO. PROPRIO COME HA FATTO IL BAMBINO DELLA PARABOLA … “.
A voi la scelta, ma credo (come è accaduto a me prima che a voi) non abbiate scampo. … “Sarete beati … solo quando vi arrenderete alla vostra felicità!”.
Antonio Di Lieto – BellaNotizia
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