Da peccatrice a Santa
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S. Margherita da Cortona
Il cuore della donna, specie negli anni giovanili, è come un vulcano in attività. Guai se non si domina!
Una giovane, presa da amore peccaminoso, si gettò a capofitto nell’immoralità. I suoi scandali rovinarono tante anime. Così visse per nove anni, dimentica di Dio, sotto la schiavitù di Satana. Il suo cuore però era inquieto; il rimorso non le dava tregua.
Un giorno le fu annunziato che il suo amante era stato ucciso. Corse sul luogo del delitto ed inorridì a vedere il cadavere di quell’uomo, che aveva considerato come l’oggetto della sua felicità.
– Tutto finito! – pensò la donna.
La grazia di Dio, che suole agire nel tempo del dolore, toccò il cuore della peccatrice. Ritornata a casa, rimase a lungo a riflettere; si riconobbe infelice, macchiata di tante colpe, priva dell’onore … e pianse.
Si fecero vivi i ricordi dell’infanzia, quando amava Gesù e godeva della pace del cuore. Umiliata si rivolse a Gesù, a quel Cuore Divino che abbraccia il figliuol prodigo. Si sentì rinascere a nuova vita; detestò i peccati; memore degli scandali, andò da porta in porta nel vicinato a chiedere perdono del cattivo esempio dato.
Quel cuore, che prima aveva amato malamente, cominciò ad ardere d’amore per Gesù e si sottopose ad aspre penitenze per riparare il male fatto. Si ascrisse tra le Terziarie Francescane, imitando il Poverello d’Assisi.
Gesù fu lieto di tale conversione e lo dimostrò con apparire spesso a questa donna. Vedendola un giorno ai suoi piedi pentita, come la Maddalena, l’accarezzò dolcemente
e le disse: Brava la mia cara penitente! Sapessi, quanto ti amo! –
L’antica peccatrice oggi è nel numero delle Sante: S. Margherita da Cortona. Buono per lei che troncò gli affetti peccaminosi e diede nel suo cuore il posto a Gesú; Re dei cuori!
Don Giuseppe Tomaselli
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