Da Marija un richiamo a riscoprire i valori
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C’erano circa Cinquemila al Palasport il 6 gennaio, tutte raccolte in preghiera insieme a Marija Pavlovic. Alle 17.40 si interrompe la preghiera. È il momento dell’apparizione, atteso da ore. Marija, una dei sei veggenti di Medjugorje, davanti alla statua della Madonna, tenendo un rosario fra le mani, dialoga silenziosamente con la Vergine. Intorno i partecipanti all’incontro condividono questo momento di fede e di raccoglimento. Tutto circa tre intensi minuti che si sciolgono con la preghiera alla Vergine L’anima mia magnifica il Signore e con Marija che, con grande semplicità, va a prendere il suo posto davanti al microfono.
Elegante nel suo sobrio tailleur nero, cattura subito l’attenzione del pubblico a cui si rivolge con un sorriso: «Attraverso la mia testimonianza, l’intento è di convertirvi tutti». La saluta un lungo applauso, come quello che l’aveva accolta al suo arrivo davanti all’altare, con un gruppo di bambini che le offrivano rose bianche e rosse. «Posale sul cuore immacolato della Madonna, dille che le vogliamo un mondo di bene e che vogliamo asciugare le sue lacrime con tanti bacini», ha recitato uno di loro. Ringraziando dell’affetto dimostratole, Marija ha invitato a continuare nella preghiera:«Noi siamo le mani allungate di Dio». Ai piedi della statua della Vergine alcune ceste piene di bigliettini ripiegati con le intenzioni dei fedeli.
«Tante persone che ho incontrato erano lontane da Dio», ha raccontato Marija, «lontane dai sacramenti. Ma quando hanno avuto il coraggio di mettere Dio al primo posto nella loro vita, tutto è cambiato. Perchè senza conversione non c’è futuro. Oggi va tutto a rotoli. Se non abbiamo più Dio non abbiamo più speranza». E non risparmia strali a laici e religiosi:« Guardiamo i politici in tutto il mondo. Non abbiamo più uomini retti. Tutto si basa sul “ti dò se mi dai”. Troppi politici sono compromessi con la droga, le prostitute. E c’è del male anche nella Chiesa, dove si scoprono episodi di pedofilia. Tante volte sembra che non si salvi più nessuno. Ma, grazie a Dio, abbiamo tutti la possibilità di una vita nuova. Per questo Cristo ci ha mandato sua madre. I messaggi della Madonna non sono nuovi. Sono già contenuti nelle Sacre Scritture. Ma la Madonna vuole risvegliarci, cambiare la vita da male a bene».
E invita la testimone Marija, ad una vita più rispettosa del prossimo, senza accumulare beni inutili, andando incontro ai bisogni dei poveri, ai bambini affamati nel mondo, e rispettando l’ambiente in cui viviamo. E ricorda che «come dice la Madonna, la nostra vita è come un fiore. oggi c’è e domani non c’è. Potremo vivere forse più a lungo ma la fine per tutti è quella. Eppure ci comportiamo spesso come pavoni, inseguendo soldi e successo. Ma tutto passa. Perciò accettiamo l’invito della Madonna, guardiamo alla vita eterna, a Dio. Con lei diventiamo condotte che portano acqua fresca nel deserto delle anime. Con lei noi veggenti siamo diventati suoi testimoni. Senza di lei siamo nessuno».
La Madonna, ha concluso Marija, «ci chiama perchè noi diventiamo benedizione, speranza per tante persone che sono sbandate. Noi vogliamo essere preghiera e speranza per chi non ce l’ha più. Vogliamo essere una benedizione per tutta la città, per tutte le famiglie distrutte e che si maltrattano. Ho visto famiglie disfatte che davanti alla Madonna hanno trovato il coraggio di chiedersi scusa. Gesù morendo ha dato sua madre a tutti, per darci speranza e pace. Quella che dovrebbe regnare in tutti noi».
Elena Cardinali
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