Cristologia – La fuga in Egitto
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Il re Erode temeva oltre modo che qualcuno potesse togliergli il trono e non dormiva più pensando a questo “Re dei re” che avrebbe regnato su tutta la terra.
Partiti i Magi, “ecco che un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Su, àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto e rimani lì fino a mio nuovo avviso. Erode infatti è in cerca del bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, prese con sé il bambino e sua madre, nella notte, e partì per l’Egitto.
Lì rimase fino alla morte di Erode.
Egli si alzò, prese con sé il bambino e sua madre, nella notte, e partì per l’Egitto.
Lì rimase fino alla morte di Erode.
Questo affinché si adempisse quanto fu annunciato dal Signore per mezzo del profeta che dice: Dall’Egitto ho richiamato mio figlio. Allora Erode, vistosi ingannato dai Magi, si adirò fortemente e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e dei dintorni, dai due anni in giù, in considerazione del tempo preciso indicatogli dai Magi. Allora si adempì quanto fu detto dal profeta Geremia: Una voce s’è udita in Rama, pianto e lamento copioso; Rachele piange i suoi figli e non si vuole consolare, perché non sono più.
Dopo la morte di Erode, ecco che un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che insidiavano la vita del bambino». Egli si alzò, prese con sé il bambino e sua madre e s’incamminò verso la terra d’Israele. Ma quando seppe che in Giudea regnava Archelao, successo ad Erode suo padre, ebbe paura di recarsi là.
Giuseppe, avvertito in sogno, se ne andò nella regione della Galilea, e giunto là, si stabilì nella città chiamata Nazareth. Ciò avvenne, affinché si adempisse il detto dei profeti: Sarà chiamato Nazareno” (Mt, 2, 13- 20).
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