Cristologia – GESU’ Storico: l’attività Messianica di Cristo
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Fino all’età di trent’anni, Gesù vive da buon israelita: lavora onestamente, aiuta il prossimo in difficoltà, consiglia i dubbiosi, mette pace tra i litiganti, fa elemosine, frequenta la sinagoga. Insomma, dà testimonianza di come si deve vivere per essere graditi a Dio. In questo lasso di tempo Giovanni Battista, “il precursore”, con la sua vita di penitenza e con le sue prediche infuocate prepara il terreno per la venuta del Messia (Era necessario, infatti, che un grande Santo s’impegnasse ad annunciare a tutti la prossima venuta del Cristo così che la sua venuta non giungesse inaspettata, accogliendo le anime ancora impreparate a ricevere il Vangelo).
Giunto il tempo, Gesù saluta la Madre e va da Giovanni per ricevere il “battesimo di penitenza”, quindi si reca nel deserto per fare la sua “quaresima” (quaranta giorni senza mangiare e senza bere), in continua orazione, tentato dal diavolo, per preparare la sua umanità ad affrontare la durezza della sua missione.
Sulla via del ritorno a casa, passa davanti a Giovanni che parla a due suoi discepoli. Il Battista, vedendolo, dice ai due: “Ecco l’Agnello di Dio, Colui che toglie i peccati del mondo! Ormai è necessario che io diminuisca e che Lui cresca, perciò seguite Lui”. I due discepoli, Andrea e Giovanni, non se lo fanno ripetere due volte e vanno dietro a Gesù che li accoglie. E’ l’inizio del Collegio Apostolico. A questi, un po’ alla volta, se ne aggiungeranno altri dieci, tutti di ceto e cultura diversa, ma ben desiderosi di conoscere e praticare la ”verità, la giustizia e la carità”.
Giunto ai trenta anni lascia la casa materna ed inizia la predicazione del Vangelo “la Buona Novella”, che, in qualche modo, sintetizza nel discorso della montagna (Mt cap. 5 /7).
Gesù, oltre al rispetto per le “dieci parole”, raccomanda: di insegnare, con le parole e con l’esempio, i suoi precetti; di non insultare il prossimo; di non presentarsi all’altare senza essersi prima riconciliati col fratello; di mettersi sempre d’accordo con l’eventuale avversario; di evitare di fare giuramenti per non rischiare di venir meno; di conservare il vincolo del matrimonio; di non commettere adulterio; di essere sempre sinceri e limpidi nel parlare;
di non cercare mai la vendetta; di non rifiutare un prestito (potendolo fare) a chi ne ha bisogno; di amare tutti, anche i nemici; di pregare per i persecutori, così che si convertano; di non fare ostentazioni ma di essere riservati quando si fa un’elemosina; di non mettersi in evidenza quando si prega ma di farlo, col cuore, nel “segreto della propria stanza”;
di fare il digiuno con semplicità ed amore; di perdonare le offese ricevute, come il Padre perdona a noi; di non pensare ad accumulare ricchezze (la Vita dell’uomo non dipende dai suoi beni) ma di fare opere buone, per il regno dei cieli; di non preoccuparsi per le “necessità terrene” perché a queste provvede il Padre; di rivolgersi sempre al Padre celeste per ogni necessità o problema;
di non giudicare mai nessuno (“nella misura in cui giudicherai gli altri, sarai giudicato”); di cercare sempre e solo il Regno dei cieli; di non fare agli altri ciò che non vorremmo fosse fatto a noi; di non offrire le cose sante ai malvagi radicati nel male; di essere prudenti e di guardarsi dai falsi profeti; di accettare di portare, ogni giorno, la propria croce, per poter entrare nel regno dei cieli.
di non cercare mai la vendetta; di non rifiutare un prestito (potendolo fare) a chi ne ha bisogno; di amare tutti, anche i nemici; di pregare per i persecutori, così che si convertano; di non fare ostentazioni ma di essere riservati quando si fa un’elemosina; di non mettersi in evidenza quando si prega ma di farlo, col cuore, nel “segreto della propria stanza”;
di fare il digiuno con semplicità ed amore; di perdonare le offese ricevute, come il Padre perdona a noi; di non pensare ad accumulare ricchezze (la Vita dell’uomo non dipende dai suoi beni) ma di fare opere buone, per il regno dei cieli; di non preoccuparsi per le “necessità terrene” perché a queste provvede il Padre; di rivolgersi sempre al Padre celeste per ogni necessità o problema;
di non giudicare mai nessuno (“nella misura in cui giudicherai gli altri, sarai giudicato”); di cercare sempre e solo il Regno dei cieli; di non fare agli altri ciò che non vorremmo fosse fatto a noi; di non offrire le cose sante ai malvagi radicati nel male; di essere prudenti e di guardarsi dai falsi profeti; di accettare di portare, ogni giorno, la propria croce, per poter entrare nel regno dei cieli.
Don Manlio
Cristologia
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