Cristologia
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GESU’ Storico
Testimonianze – I
Gesù “il nazareno” è il personaggio storico più noto al mondo: esistono numerose testimonianze su di Lui, perfino da parte di numerosi suoi contemporanei.
Le prime fonti storiche sono da attribuirsi a Marco, Matteo, Luca, Giovanni, autori dei Vangeli. Luca è anche l’autore degli Atti degli Apostoli e Giovanni di due preziose lettere. Altrettanto preziose sono le lettere di Pietro, Giacomo e Giuda d’Alfeo e le numerose letteredi Paolo di Tarso.
Abbiamo ancora la Didachè (Catechismo degli Apostoli); la Lettera di Barnaba che tratta dell’originalità del Nuovo Testamento; la Lettera di Clemente (I secolo, 3° successore di Pietro) che presenta, con ricchezza di espressioni, l’ideale della vita cristiana; molto interessanti sono le sette lettere che il santo Vescovo Ignazio di Antiochia scrisse mentre veniva trasportato a Roma per subire il martirio nel circo;
anche l’altro Vescovo Policarpo scrisse una lettera ai Filippesi, prima di subire il martirio; preziosissimi poi sono gli scritti del Vescovo Ireneo (discepolo di Policarpo), che seppe esporre con chiarezza la fede cristiana e confutare gli eretici; di grande rilievo è la Lettera a Diogneto (scritta probabilmente da Quadrato, uno dei discepoli degli Apostoli, all’imperatore Adriano) in cui illustra splendidamente la vita dei primi cristiani.
Abbiamo anche i libri di Papia (Vescovo di Gerapoli, scritti verso il 130), l’Apologia del cristianesimo del filosofo ateniese Aristide, l’opera di Erma Il Pastore, l’Apologia del Cristianesimo che il filosofo palestinese Giustino scrisse per l’Imperatore Antonino Pio, i tre libri che Teofilo, vescovo di Antiochia, scrisse contro l’idolatria; le opere del dotto ateniese Tito Flavio Clemente e quelle del grandissimo scrittore Origène, uomo di grande spiritualità e profondità di pensiero.
Anche molti scrittori pagani hanno scritto su Gesù. I loro scritti, pro o contro il Cristo, costituiscono comunque una preziosa testimonianza della sua esistenza e delle opere da Lui compiute.
Citiamo il Talmud, raccolta di tradizioni ebraiche, in cui è scritto: “Prima della festa di Pasqua, Gesù di Nazaret fu appeso alla croce perché avrebbe praticato la magia (miracoli) e sedotto Israele; lo storico Tacito, nei suoi Annali, racconta l’incendio di Roma, per cui furono accusati i cristiani : “L’autore di questa denominazione, Cristo, era stato condannato al supplizio sotto l’impero di Tiberio dal procuratore Ponzio Pilato…”; il biografo Svetonio, che raccontò la vita dei primi dodici imperatori romani, riferendosi ai cristiani scrisse: “L’imperatore Claudio cacciò da Roma i giudei, i quali, istigati da Cristo, non cessavano di agitarsi”;
il filosofo Celso, scagliandosi contro il cristianesimo, scrisse: “Voi ritenete Dio un personaggio che concluse una vita infame con una morte miserabile”.
Altri due documenti di grandissima importanza storica sono gli scritti di Giuseppe Flavio e di Plinio il giovane:Giuseppe Flavio, nato a Gerusalemme intorno al 27d.C. fu uno storico giudaico (non convertito al cristianesimo) di grande rilievo anche perché testimone diretto delle ultime vicende di quella nazione. Messosi dalla parte dei romani, partecipò alla distruzione di Gerusalemme nel 70.
Nella sua opera Antichità giudaiche racconta che: ”A quell’epoca viveva un uomo saggio di nome Gesù. La sua condotta era buona, ed era stimato per la sua virtù. Numerosi furono quelli che, tra i giudei e le altre nazioni, divennero suoi discepoli. Pilato lo condannò ad essere crocifisso e a morire. Ma coloro che erano suoi discepoli non smisero di seguire il suo insegnamento. Essi raccontarono che era apparso loro tre giorni dopo la sua crocifissione e che era vivo. Era probabilmente il cristo di cui i profeti hanno raccontato tante meraviglie” (Cf V. Messori “Ipotesi su Gesù”).
Don Manlio
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