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Commento al Messaggio del 2 gennaio a Mirjana

14 Gennaio 2017 | Filed under: Messaggi (Commenti)
     

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mirjana

Testo del Messaggio della Regina della pace a Mirjana – 2 gennaio 2017

“Cari figli,
mio Figlio era sorgente di amore e di luce quando, sulla terra, parlava al popolo di tutti i popoli. Apostoli miei, seguite la sua luce. Farlo non è facile: dovete essere piccoli, dovete farvi più piccoli degli altri e, con l’aiuto della fede, riempirvi del suo amore. Senza fede, nessun uomo sulla terra può vivere un’esperienza miracolosa. Io sono con voi, mi manifesto a voi con queste venute, con queste parole. Desidero testimoniarvi il mio amore e la mia cura materna. Figli miei, non perdete tempo facendo domande a cui non ricevete mai risposta: al termine del vostro percorso terreno, il Padre Celeste ve le darà. Sappiate sempre che Dio sa tutto, Dio vede, Dio ama. Il mio amatissimo Figlio illumina le vite e dissipa le tenebre; ed il mio materno amore, che mi porta a voi, è indicibile, misterioso, ma reale. Io esprimo i miei sentimenti verso di voi: amore, comprensione e materno affetto. A voi, apostoli miei, chiedo le vostre rose di preghiera, che devono essere le opere di misericordia: sono quelle le preghiere più care al mio Cuore materno. Le offro a mio Figlio, nato per voi. Egli vi guarda e vi ascolta. Noi vi siamo sempre vicini. Questo è un amore che chiama, unisce, converte, incoraggia e ricolma. Perciò, apostoli miei, amatevi sempre gli uni gli altri, ma soprattutto amate mio Figlio. Quella è l’unica via verso la salvezza, verso la vita eterna. Quella è la preghiera che mi è più cara, e che ricolma il mio Cuore del profumo di rose più soave. Pregate, pregate sempre per i vostri pastori, affinché abbiano la forza di essere la luce di mio Figlio. Vi ringrazio!”

Commento al Messaggio – di P. Livio

Come vedete, i messaggi dati attraverso la veggente Mirjana si differenziano da quelli rivolti alla veggente Marija non solo per quanto riguarda la lunghezza. 
I messaggi dati a Marija sono soprattutto per coloro che hanno accolto la chiamata. Sono rivolti alla parrocchia e a tutti quelli che le sono uniti spiritualmente.
Terminano infatti così: “Grazie perché avete risposto alla mia chiamata”.
I messaggi alla veggente Mirjana terminano dicendo: “vi ringrazio”, perché rivolti ai credenti che sono anche lì presenti ed a tutti quelli che Maria chiama suoi figli, ma che non conoscono ancora l’amore di Dio. Ecco che quindi si dilunga di più, includendo anche loro.
Nel messaggio del 2 gennaio, per avere una chiave di lettura, vale la pena riprendere un’affermazione di Mirjana data, a suo tempo, in risposta a questa domanda: “secondo te qual è il messaggio principale della Madonna?”
Benché la Madonna abbia detto più di una volta – attraverso Marija – che il suo principale messaggio a Medjugorje è la conversione, Mirjana ha risposto: “per me il messaggio principale della Madonna è l’Amore!”
Effettivamente nei messaggi a Mirjana è soprattutto esplicitato, in modo incredibile, il tema dell’amore. 

La Madonna, in questo messaggio, non fa altro che parlare dell’amore di suo Figlio e del suo amore.
Ma chiama anche noi ad amare, dicendo appunto che l’amore per suo Figlio, e fra noi, è la preghiera che Le è più cara e che ricolma il suo Cuore del profumo di rose più soave. Questo messaggio è una sinfonia d’amore, l’amore materno di Maria, l’amore di suo Figlio, ma anche il nostro amore che viene ad esplicitarsi verso suo Figlio attraverso di Lei e poi attraverso le opere di misericordia verso i fratelli, fino ai pastori, pregando perché abbiano la forza di essere la luce di suo Figlio Gesù.
Quindi ecco la chiave, l’interpretazione di questo messaggio bellissimo. La Madonna esplicita quello che ha nel cuore quando dice: “sappiate sempre che Dio sa tutto, Dio vede, Dio ama”, “il mio amatissimo Figlio illumina le vite” e “il mio amore materno mi porta a voi ed è un amore indicibile, misterioso, ma reale. Io esprimo i miei sentimenti verso di voi: amore, comprensione e materno affetto”. Poi parlando del suo amore e di quello di Gesù dice: ”Egli vi guarda e vi ascolta. Noi vi siamo sempre vicini. Questo è un amore che chiama, unisce, converte, incoraggia e ricolma”, la Madonna cerca di trovare le parole per esprimere l’amore che chiama, unisce, converte, incoraggia, ricolma. “Perciò” dice, “voi apostoli miei, amatevi sempre gli uni gli altri, ma soprattutto amate mio Figlio”.
Io vorrei darvi un consiglio: mettete i messaggi del 2 e del 25 del mese in un luogo visibile e leggeteli tutti i giorni.. Rappresentano una catechesi straordinaria, un commento materno del Vangelo, un dono unico che la Madonna ha fatto alla nostra generazione.
Vediamolo frase per frase:
“Cari figli, mio Figlio era sorgente di amore e di luce quando, sulla terra, parlava al popolo di tutti i popoli”. 
Attenzione a questa frase, chi è il popolo di tutti i popoli? È il popolo di Israele perché è il popolo che viene da Abramo dal quale tutti i popoli della terra sono stati benedetti. Da Israele è nato Cristo. E la Madonna è nata dal popolo ebraico, è una figlia di Israele. Questa espressione, “popolo di tutti i popoli”, riecheggia anche il titolo che la Madonna ha dato a se stessa, apparendo ad Amsterdam, dove si è qualificata come “la Signora di tutti i popoli”.
Il messaggio prosegue: “Apostoli miei, seguite la sua luce”, e la Madonna ammette che seguire Gesù non è facile, è necessaria l’umiltà. “Farlo non è facile: dovete essere piccoli, dovete farvi più piccoli degli altri e, con l’aiuto della fede, riempirvi del suo amore”. Per seguire la luce di Gesù, bisogna essere piccoli, mediante l’umiltà si ha la fede, mediante la fede ci si nutre del Suo amore.
“Senza fede, nessun uomo sulla terra può vivere un’esperienza miracolosa”, è l’esperienza della grazia, l’esperienza soprannaturale.
Senza la fede uno non può rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, non può andare al di là delle cose visibili e terrene, non può entrare nel mondo del soprannaturale, che è il mondo di Dio e della sua vita intima. Però si ha questa fede, essendo piccoli.
E qui la Madonna incomincia a dire quello che le sta a cuore: “Io sono con voi, mi manifesto a voi con queste venute, con queste parole. Desidero testimoniarvi il mio amore e la mia cura materna”, è innamorata di noi e non sa più in quale modo dirlo, come l’espressione di Santa Caterina da Siena su Gesù: “È pazzo d’amore”.
Anche San Paolo parlava della follia di Dio: “non ha voluto tenere per sé la sua divinità, ma si è fatto uomo arrivando fino alla croce!”
La Madonna cerca sempre parole nuove per dirci quanto ci ama.
Allora chiediamo umilmente alla Madonna la grazia della luce della fede, per capire quanto ci ama. Da soli non possiamo capirlo, ci aiuti Lei, con il tocco della sua Grazia. Il suo amore è quello di una madre. Nulla è più bello e più grande dell’amore di una madre.
E quindi la Madonna dice: “Figli miei, non perdete tempo facendo domande a cui non ricevete mai risposta”, non potete capire tutto su questa terra. Non state lì a questionare con i dubbi della fede, con le cose che non capite: perché il dolore? Perché la malattia? Noi facciamo queste domande, perché siamo nell’oscurità; “al termine del vostro percorso terreno, avrete le risposte che cercate, il Padre Celeste ve le darà”.
Quando vedremo Dio, faccia a faccia, capiremo tutto, capiremo anche tanti misteri che avvolgono la nostra vita. Dio è molto più grande dei nostri pensieri e quindi non possiamo dire a Dio: perché, perché, perché, criticandoLo o giudicandoLo; casomai prendiamo atto che noi siamo piccoli con la nostra mente e, se saremo umili, riusciremo a comprendere i misteri di Dio.
“Sappiate che Dio sa tutto, Dio vede, Dio ama”. “Quando sapete questo, entrate nella pace. Vi basti sapere che il mio amatissimo Figlio illumina le vite e dissipa le tenebre”, Lui è la luce della vita, “il mio materno amore, che mi porta a voi, è indicibile”, inesprimibile, non ci sono parole adeguate, è “misterioso”, fate fatica a capirlo, “ma reale”.
“Io esprimo i miei sentimenti verso di voi: amore, comprensione e materno affetto”. Però anche voi, miei apostoli, dovete corrispondere a questo amore: “a voi, apostoli miei, chiedo le vostre rose di preghiera, che devono essere le opere di misericordia: sono quelle le preghiere più care al mio Cuore materno. Le offro a mio Figlio, nato per voi”. Le opere di misericordia che vengono dalla preghiera sono quelle a Lei più care.
“Egli vi guarda e vi ascolta”. Poi parla al plurale: “Noi vi siamo sempre vicini”. 
E qui ci sono i cinque verbi che vi chiedo di imparare a memoria: “Questo è un amore, mio e di mio Figlio”, che “chiama”, chiama alla conversione, “unisce”, ci unisce a Gesù e Maria e fra noi, “converte”, cambia il cuore, “incoraggia”, ci dà la speranza nel cammino della vita e “ricolma”, riempie di gioia e di felicità.
“Perciò, apostoli miei, amatevi sempre gli uni gli altri, ma soprattutto amate mio Figlio”, e quindi accogliete questo amore, amando mio Figlio e amandovi tra voi.
“Quella è l’unica via verso la salvezza, verso la vita eterna”, su questa strada dell’amore voi andate verso la vita eterna.
“Questa è la preghiera che mi è cara”, quella dell’amore, “e che ricolma il mio Cuore del profumo di rose più soave”.
“Pregate, pregate sempre per i vostri pastori, affinché abbiano la forza di essere la luce di mio Figlio”, preghiamo invece di criticare e giudicare i pastori, perché da essi, dalle loro mani, ha detto la Madonna in altri messaggi, arriva la salvezza e la grazia che viene dal Cuore di Mio Figlio. “Vi ringrazio”.
Un messaggio, un poema. Un essere umano non è in grado di scrivere una cosa del genere. 
Queste parole non si trovano altrove, certo bisogna leggerle, ovviamente, con il cuore!
Padre Livio Fanzaga


     

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