Come riutilizzare i prodotti inquinanti già acquistati
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Si acquistano bagnoschiuma, shampoo, creme per tutta una vita per poi scoprire che ciò che contengono non fa bene al Pianeta e che forse anche su di noi potrebbe non essere così salutare.
Dopo aver passato in rassegna gli inci di tutto ciò che staziona sulle mensole dei nostri bagni la tentazione
di gettare via tutto quello che contiene petrolati e altri ingredienti non amici è forte, ma si tradurrebbe in uno spreco e inquinerebbe ugualmente.
Allora cosa fare? Possiamo riciclare i cosmetici non eco in mille modi creativi. Ecco un elenco che si può ritagliare, fotocopiare, e regalare a chi pensiamo possa averne bisogno.
Acetone: si può utilizzare per pulire i pennelli.
Balsamo per capelli: in piccole dosi sostituisce l’ammorbidente; funziona come gel per radersi le gambe (così come le spume); sciolto in acqua tiepida per pulire i mobili lucida e agisce come antistatico, specialmente se applicato con un panno in microfibra.
Bagnodoccia aggressivi: si addolciscono addizionandoli con miele o sciroppo di zucchero. Le dosi per 200 mi di bagnoschiuma sono uno sciroppo pari alla metà del suo peso, cioè 100 mi, composto da una parte d’acqua (50ml) e una di zucchero (50ml). Da utilizzare rapidamente.
Bagnodoccia in generale: puliscono i lavandini e lavano la biancheria a mano. Da non inserire in lavatrice perché schiumogeni. Possono lavare pettini e spazzole per capelli o ricaricare i dispenser di sapone liquido per le mani, sostituendolo…
egregiamente.
egregiamente.
Creme corpo: qui ci si può sbizzarrire. Si possono usare, al pari dei balsami per capelli, per depilare le gambe; unite al bicarbonato o allo zucchero per fare uno scrub corpo – si può usare anche il sale, ma attenzione se la percentuale di silicone contenuta è troppo elevata, rischieranno di smontarsi; le creme molto silìconiche saranno invece utilissime per lucidare borse e scarpe in pellame o simili. Creme e spray per i capelli: in quanto prodotti colmi di siliconi e condizionanti, lucideranno splendidamente le parti in plastica dell’automobile. Meglio testare su un punto nascosto prima, per sincerarsi che non macchino.
Creme mani: lucidano borse, cinture e scarpe.
Creme viso: è possibile cambiarne la destinazione d’uso e applicarle su mani e piedi; usarle per ingrassare le borse in pelle; pulirci plafoniere, lampadari e simili. Deodoranti spray: deodorano l’ambiente, il wc o… le scarpe.
Gel igienizzante mani: spalmato su carta igienica o salviettine umidificate, potrà disinfettare agevolmente i sanitari nei bagni pubblici o sul treno.
Latte detergente: indicato anch’esso per la pulizia di borse e scarpe, può anche pulire le copertine dei libri.
Lucidalabbra trasparente: fisserà le sopracciglia.
Oli da massaggio a base di paraffinimi liquidum (o minerai oil): sono adatti per lucidare l’acciaio, togliere i residui di ceretta, lubrificare cerniere e serrature delle porte, come olio per mobili. Profumi: uniti al mix di acqua e alcool per le pulizie, ne attenuano l’odore; profumano l’ambiente se miscelati ad acqua in uno spruzzino; batuffoli di ovatta impregnati e avvolti in veli di tulle come quelli delle bomboniere possono profumati armadi, cassetti, scarpiere. Anche trucioli di sughero ricavati da tappi sbriciolati possono esserne imbevuti e riciclati come pot-pourri artigianale, mentre formine in feltro si potranno appendere in auto.
Salviette struccanti: toglieranno la polvere o sostituiranno le salviette lavamani durante i viaggi o le giornate fuori casa.
Rimasugli di saponette: diventeranno una ghirlanda di sapone profumata e decorativa da appendere nel bagno.
Shampoo: il riciclo comprende gli stessi utilizzi del bagnoschiuma, in più la pulizia dei pennelli da trucco e, diluito in acqua, del pavimento. Gli shampoo particolarmente aggressivi e sgrassanti andranno bene per lavare la macchina, il bidone della pattumiera, il WC, gli attrezzi unti.
Smalti: sono vernici vere e proprie e in quanto tali possono sostituirle per dipingere chiavi o altri oggetti, per scrivere su flaconi da riutilizzare e, a volte, funzionano come barriera sulla bigiotteria che provoca allergia.
Saicosatispalmi
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