Colloquio con Gesù Sacramentato
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Sei qui, Vivo e vero, mio Gesù. Tu sei per me ed io per Te…
Ahimè, il pensiero della mia nullità mi turba, ed io a volte non ti trovo, pur avendoti in me. Quando mi fermo in me, quando giro per queste tumultuose vie del mio cuore, non ti trovo più. E allora come faccio a non turbarmi?
Reclino il capo su di Te e mi addormento!
Dormire, dormire, nascondermi nel tuo Cuore, non pensare più a me; sognare e sognando pensare a Te solo, mio dolce Signore!
O Gesù mia dimora di pace, o Gesù mio riposo unico, aprimi le braccia ed accoglimi in Te, perché io dorma e mi dimentichi.
Ho troppo pensato a me, non mi sono ancora rinnegato, e cerco la pace nella solitudine deserta, mentre debbo cercarla in Te, eremo dolce dell’anima mia.
Giochiamo, Gesù!
Quanti giochi ci sono, tanti ne voglio fare con Te, perché se tu giochi e mi fai giocare, metti l’ordine nel mio disordine. Ci sono giochi che cominciano col disordine e portano la vittoria nell’ordine, e giochi che cominciano con l’ordine e portano la vittoria nel disordine. Le carte da gioco vengono mescolate a posta e si disordinano, gli scacchi vengono allineati nell’ordine come in una battaglia…
O Gesù, io ti do il mio disordine e tu donami l’ordine del tuo amore; io ti do la mia nullità e tu mi dai la tua ricchezza.
Giochiamo: la mia posta è l’anima mia; vincimi, Gesù, prendimi, raccoglimi come conquista tua!
Ecco, sono come un aquilone; tirami e fa’ che io m’innalzi al cielo…
Sono come acqua… saponata: soffierai dentro perché mi dilati come palloncino iridescente… Sono come cerchio che gira senza meta: accompagnami con la tua verga di comando, perché io trovi la mia via… Sono come pallone smarrito nelle vicende della vita e sbattuto di qua e di là dalle mani degli uomini: lanciami Tu e mettimi nella tua rete… Giochiamo, Gesù, alla fune: io tiro Te e tu tiri me… Chi ha più forza? Vincimi, Gesù!
Vincimi, Gesù!
Quanto dolore sulla terra, quanto dolore, o Gesù…
Vincimi e portami fuori del mondo: là vedrò nei cieli stellati il gioco di Dio, e nella mia nullità il gioco del tuo amore!
O pace del Cielo, o dolcezza della solitudine eterna, dove si è bambini e si gioca sempre!
Si gioca con la luce eterna, con i riflessi delle eterne magnificenze, con le delicatezze del tuo amore, con Mamma del Cielo, con gli angeli, coi Santi…
Senza l’assillo di una vita angosciata dalle complicazioni, dagli urti…
Senza l’assillo di una vita turbata dai visi arcigni dei superuomini, o dall’atteggiamento ironico di una generazione senza carità e senza amore…
O Gesù, donami la semplicità dell’amore; che io dimentichi e mi dimentichi. Io ti do il pianto, tu mi dai la gioia, la fiducia, l’abbandono pieno in te…
Dammi la gioia di amarti così!
don Dolindo Ruotolo
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