Cinque modi in cui il diavolo ci tentera’ in Quaresima
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Siete più tentati del solito? Questa è la ragione; ecco come riconoscere e rispondere agli attacchi.
E l’Eterno disse a Satana: “Ebbene! tutto quello che possiede e in tuo potere; soltanto, non stender la mano sulla sua persona”. (Giobbe 1:12)
Non so voi ma da quando sono tornata in Chiesa, mi sento come Giobbe durante la Quaresima. Ho come la sensazione che Dio permetta al diavolo di gironzolarmi attorno e le cose diventano caotiche nella mia vita spirituale!
Gesù è stato tentato nel deserto. E la Quaresima è un tempo di deserto. Secondo il Catechismo, durante “i solenni quaranta giorni di Quaresima la Chiesa si unisce, ogni anno, al mistero di Gesù nel deserto”. Ha quindi senso che anche noi ci sentiamo più tentati in questo periodo. Ma Dio non permette nulla che non possa mutare in bene; può persino usare le tentazioni e gli attacchi del diavolo per la nostra conversione, trasformazione e santificazione.
Questi sono alcuni degli attacchi che ho imparato a riconoscere e alcune delle risposte che ho trovato utili. In questa Quaresima avete sperimentato qualcuna di queste tentazioni?
- La tentazione della distrazione
“La purezza del cuore è volere una cosa sola”. [Søren Kierkegaard]
La Quaresima può ridursi rapidamente al fare troppe cose oppure a non farne affatto. Il diavolo vuole farci affogare nelle penitenze o farci sentire scoraggiati appena iniziamo, per poi arrendersi. La questione è che la Quaresima dovrebbe riguardare Dio, non le nostre attività, per quanto ispirate dalle nostre buone intenzioni.
Durante la Quaresima sarebbe meglio chiedere a Dio di aiutarci a concentrarci su una sola cosa ma importante; e poi, nonostante i nostri errori, chiedere a Lui la grazie per perseverare.
- La tentazione di giudicare
“È stato l’orgoglio che ha trasformato gli angeli in diavoli; è l’umiltà che rende gli uomini uguali agli angeli”. [Sant’Agostino]
Se siamo con naturalezza più disciplinati di chi ci circonda, o se la nostra volontà è più forte della loro, potremmo essere tentati di passare la Quaresima a darci pacche sulla spalla e a paragonarci agli altri. Questo è esattamente quello che il diavolo vuole. Vuole che pensiamo di essere migliori degli altri e che diventiamo orgogliosi, che è precisamente ciò di cui dobbiamo pentirci durante la Quaresima.
Se abbiamo questa tendenza, o se ci stiamo passando in questa Quaresima, il miglior antidoto è scegliere una penitenza che è assolutamente impossibile da compiere in modo perfetto. Questa è sicuramente una sfida al nostro orgoglio. Questo ci aiuta a renderci conto che la Quaresima non ha a che fare con l’essere perfetti, con il primeggiare in tutto e con il giudicare il prossimo. Piuttosto ha a che fare con il rendersi conto che anche se Dio ci ha dato molti doni e talenti, siamo comunque peccatori e con un estremo bisogno della grazia.
3. La tentazione del miglioramento di sé
La Quaresima può rapidamente diventare una corsa al perdere peso, o all’interrompere delle abitudini sbagliate che sono diventate tossiche per le nostre vite, piuttosto che un tentativo di essere più vicini a Dio. E il diavolo amerebbe che la Quaresima fosse tutta incentrata su noi stessi.
Come Padre Anthony Gerber ha fatto notare in un eccellente articolo sulla questione: “La Quaresima ha a che fare… con il fallire miseramente, con il raggiungere la terza nel fare qualcosa di difficile, di scegliere le spine dell’amore… Ma poi negare Gesù per un pugno di argento, di egoismo, di amore di sé. E in quel momento ti inginocchierai e alzerai le braccia al cielo dicendo: ‘Signore, non posso farcela da solo! Signore aiutami! Non sono bravo ad amare!”
Di solito siamo bravi ad amare noi stessi, ma non ad amare gli altri. Ecco perché è così importante selezionare le penitenze che ci permetteranno di aumentare il nostro amore, ma in modo disinteressato e non egoista.
4. La tentazione della divisione
“Da dove viene la divisione? Dal diavolo! La divisione viene dal diavolo. Fuggite dalle lotte interne, vi prego!” [Papa Francesco]
La divisione è uno degli strumenti preferiti del diavolo. Lui impazzisce letteralmente nell’infilarsi tra i cristiani e creare rivalità, confusioni, gelosie, rabbie e paranoie. Il diavolo vuole che noi guardiamo agli altri cristiani e vedere in loro un nemico, piuttosto che riconoscere che l’unico nemico in mezzo a noi è il diavolo (e noi stessi, quando gli permettiamo di agire tra di noi).
Quindi, di sicuro durante la Quaresima il diavolo proverà ad incitare alla divisione tra i cristiani nelle nostre case, nelle nostre parrocchie, e addirittura anche online. Se usate molte fonti nelle vostre letture online, una buona domanda che potreste porvi in questa Quaresima (a dire il vero, in qualsiasi momento) è: “Questo contenuto mi aiuta ad amare di più i miei fratelli cristiani, oppure mi guida verso la divisione?”
Il recentemente scomparso Antonin Scalia, giudice della Corte Suprema e cattolico devoto, una volta disse: “Attacco le idee, non le persone”. Questo è segno di una grande personalità. Ed è la distinzione che sta esponenzialmente scomparendo nella nostra società. Se ciò che stai leggendo o scrivendo online si concentra sull’attaccare le persone, piuttosto che sul lavorare per l’unità nell’amore di Cristo, potrebbe essere lo strumento che il diavolo usa per impedire a te (e agli altri) di crescere nella vita spirituale.
5. La tentazione dello scoraggiamento
“Le tentazioni, lo scoraggiamento e l’inquietudine sono il prodotto che ci offre il nemico” [Padre Pio]
Nulla piace di più al diavolo che farci sentire miserabili come lui. E lui sa che se ci sentiamo scoraggiati saremo meno propensi a collaborare con la grazia di Dio. Quindi, durante la Quaresima il diavolo può tentarci spingendoci ad arrenderci e a non vivere lo spirito penitente del periodo. Ci potrebbe far sentire come se fossimo fallendo di continuo, come se non fossimo in grado di vivere la Quaresima. La question è che nessuno lo è. Se pensi di esserlo, non stai scegliendo le giuste penitenze.
Quindi, quando ci sentiamo scoraggiati, è un’opportunità per ringraziare Dio con grida di gioia perché ci ha salvati dalla mediocrità e dal peccato. Non ha senso essere incagliati nello scoraggiamento, se davvero crediamo al messaggio del Vangelo. Anche nella Quaresima sappiamo che sì, Gesù è morto, ma è anche risorto! E la gioia e la grazia sono disponibili ora affinché noi siamo trasformati. E ringraziamo Dio per questo!
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