Che cos’è un esorcismo?
Questo articolo è stato già letto1736 volte!
L’esorcismo è un’antica e particolare forma di preghiera, che la Chiesa adopera contro il potere del diavolo.
Si ha un esorcismo “quando la Chiesa domanda con la sua autorità, in nome di Gesù, che una persona o un oggetto sia protetto contro l’influsso del Maligno e sottratto al suo dominio” (CCC 1673).
È “una preghiera del genere dei sacramentali” (Rito degli esorcismi, Praenotanda, 11). I sacramentali “sono segni sacri istituiti dalla Chiesa, per mezzo dei quali vengono santificate alcune circostanze della vita. Essi comportano una preghiera accompagnata dal segno della Croce e da altri segni” (Compendio del CCC, 351). Fra i Sacramentali, occupano un posto rilevante le benedizioni (di persone, mensa, oggetti, luoghi), le consacrazioni di persone, le dedicazioni di cose al culto di Dio, la benedizione di olii santi, gli esorcismi.
In quali forme si pratica l’esorcismo?
In una duplice forma: semplice e solenne.
La forma semplice ordinaria è quella in cui l’esorcismo viene praticato durante la celebrazione del Battesimo. “Dal momento che il Battesimo significa la liberazione dal peccato e dal suo istigatore, il diavolo, vengono pronunziati uno (o più) esorcismo(i) sul candidato. Questi viene unto con l’olio dei catecumeni, oppure il celebrante impone su di lui la mano, ed egli rinunzia esplicitamente a Satana. Così preparato, può professare la Fede della Chiesa alla quale sarà “consegnato” per mezzo del Battesimo” (CCC, 1237).
“L’esorcismo solenne, chiamato grande esorcismo, può essere praticato solo da un presbitero e con il permesso del Vescovo. In ciò bisogna procedere con prudenza, osservando rigorosamente le norme stabilite dalla Chiesa (cfr. Diritto Canonico, can. 1172). L’esorcismo mira a scacciare i demoni o a liberare dall’influenza demoniaca, e ciò mediante l’autorità spirituale che Gesù ha affidato alla sua Chiesa. Molto diverso è il caso di malattie, soprattutto psichiche, la cui cura rientra nel campo della scienza medica. È importante, quindi, accertarsi, prima di celebrare l’esorcismo, che si tratti di una presenza del maligno e non di una malattia” (CCC, 1673).
Quali altre caratteristiche ha l’esorcismo solenne?
“L‘esorcismo deve svolgersi in un clima di Fede e di preghiera umile e fiduciosa, sì da evitare ogni impressione di efficacia automatica: la liberazione dall’influsso diabolico avviene se e quando Dio vuole. Se, come indicato al 35 delle Premesse, sono presenti anche alcuni fedeli, questi siano esortati a pregare intensamente secondo quanto previsto dal Rito.
Nonostante la riservatezza con cui è normalmente celebrato, il Rito dell’esorcismo non è un fatto privato, ma un evento che riguarda tutta la comunità. L’esorcista infatti è un membro della comunità, agisce in nome di Cristo e, in nome della Chiesa, esercita un ministero specifico. Anche il fedele che chiede l’esorcismo è un membro della comunità, uno di quei membri che la comunità deve amare di un amore preferenziale: quando è in potere del Maligno, infatti, egli è il più povero dei poveri, bisognoso di aiuto, di comprensione e di consolazione” (Rito degli esorcismi, Presentazione CEI, nn. 13; 16).
Ogni atto di esorcismo è sì preghiera per la liberazione della persona indemoniata dal maligno, ma nello stesso tempo è annuncio:
del Regno di Dio e di Cristo, che si addossa le nostre infermità e che, quale unico liberatore e salvatore, ci libera dal Male;
di liberazione totale (spirituale e fisica) e mediata (tramite la Chiesa) dall’influsso diabolico;
della realtà escatologica: segno che anticipa la vittoria finale di Cristo su Satana, sulla malattia, sulla morte.
Come si diventa esorcisti?
L’esorcista (termine legato al verbo greco exorkízein = scongiurare) è un uomo di preghiera, che agisce in nome della Chiesa con la forza dello Spirito Santo. Un ministero che è dono di Dio, conferito dal Vescovo esclusivamente a sacerdoti all’interno della diocesi e, dunque, da essi esercitato tramite la Chiesa. Pietà, scienza, integrità di vita, equilibrio, discernimento, preparazione teologica ed esperienza spirituale, capacità di ascolto sono gli indispensabili requisiti per un ministero che è anche un cammino di santità particolare perché porta al confronto diretto con il demonio. In particolare all’esorcista è richiesta la prudenza sia per accertare la presenza del maligno, sia per osservare le norme stabilite dalla Chiesa.
Il ministero dell’esorcista, oltre che di liberazione, è anche un ministero di consolazione.
Come si riconosce una possessione diabolica?
Certamente. Infatti:
“I fenomeni diabolici straordinari della possessione, dell’ossessione, della vessazione e dell’infestazione sono possibili, ma di fatto, a parere degli esperti, sono rari” (Rito degli esorcismi, Presentazione CEI, 7).
Il rituale dell’esorcismo segnala diversi criteri e indizi che permettono di arrivare, con prudente certezza, alla convinzione che ci si trovi dinanzi ad una possessione diabolica. È allora che l’esorcista autorizzato può eseguire il solenne rito dell’esorcismo.
Alcuni di questi criteri sono:
il parlare con molte parole di lingue sconosciute o capirle;
rendere note cose distanti oppure nascoste;
dimostrare forze al di là della propria condizione;
avversione veemente verso Dio, la Madonna, i Santi, la Croce e le sacre Immagini.
Ci sono preghiere da recitarsi in casi minori di influsso del demonio?
Certamente. Nel Rito degli esorcismi si trovano anche:
le preghiere da recitarsi pubblicamente da un sacerdote, con il permesso del Vescovo, quando si giudica prudentemente che c’è un influsso di Satana su luoghi, oggetti o persone, senza arrivare però allo stadio di una possessione vera e propria;
una raccolta di preghiere da recitarsi privatamente da parte dei fedeli, quando essi sospettano con fondatezza di essere soggetti ad influssi diabolici (cfr. Rito degli esorcismi, Appendice II, Preghiere ad uso privato dei fedeli).
Quali altri utili consigli dà la Chiesa a riguardo dell’influsso del maligno?
Eccone alcuni:“Non ricercare il sensazionale ed evitare sia la stolta credulità che vede interventi diabolici in ogni anomalia e difficoltà, sia il razionalismo preconcetto che esclude a priori qualsiasi forma di intervento del maligno nel mondo;
stare in guardia nei confronti di libri, programmi televisivi, informazioni dei mezzi di comunicazione, che a scopo di lucro sfruttano il diffuso interesse per fenomeni insoliti o malsani;
non ricorrere mai a coloro che praticano la magia o si professano detentori di poteri occulti o medianici o presumono di aver ricevuto poteri particolari. Nel dubbio circa la presenza di un influsso diabolico è necessario rivolgersi prima di tutto al discernimento dei sacerdoti esorcisti e ai sostegni di grazia offerti dalla Chiesa soprattutto nei Sacramenti;
conoscere il significato autentico del linguaggio usato dalla Sacra Scrittura e dalla Tradizione e maturare un atteggiamento corretto riguardo alla presenza e all’azione di Satana nel mondo;
ricordarsi che la superstizione, la magia e, a maggior ragione, il satanismo sono contrari alla dignità e razionalità dell’uomo e alla Fede in Dio Padre onnipotente e in Gesù Cristo nostro Salvatore” (Rito degli
esorcismi, Presentazione CEI, 8).
Il Primicerio
della Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo in Roma
Monsignor Raffaello Martinelli
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.