Catechesi sulla Pasqua – II parte
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La risurrezione di Gesù Cristo è la colonna portante della nostra fede. Lo afferma anche S. Paolo (uno degli ultimi testimoni del Risorto), quando dice: “Se Cristo non fosse risorto, allora vana sarebbe la nostra predicazione e vana la vostra fede … e voi sareste ancora nei vostri peccati…Ma invece Cristo è risuscitato da morte, primizia di coloro che sono morti (I Cor 15)”.
Questa lettera di S. Paolo è un documento molto antico (35 / 40 d.C.) e prezioso: egli afferma – usando il linguaggio tecnico dei rabbini – “Vi ho trasmesso, dunque, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le scritture e che apparve a Cefa e poi ai dodici” (I Cor 3-5).
Paolo dunque trasmette ciò che riceve, non scrive niente di suo e non dà nessuna interpretazione sui fatti. Il suo unico compito è quello di trasmettere fedelmente e questo compito lo assolve con precisione. Altri fedeli, testimoni del Risorto, si preoccupano di mettere per iscritto ciò che è stata l’esperienza storica propria e altrui. L’Evangelista Matteo (“27, 62-66) riferisce che i capi dei sacerdoti e i farisei si recano da Pilato per chiedergli di far vigilare la tomba di Gesù, per timore che i discepoli possano trafugare il corpo. Pilato acconsente: “Prendete le guardie e fate sorvegliare la tomba .
Essi andarono, assicurarono la chiusura della tomba sigillando la grossa pietra e poi lasciarono le guardie a custodirla”. Nel capitolo seguente (28, 1-30) leggiamo.”il primo giorno della settimana, le pie donne andarono a vedere la tomba di Gesù. Improvvisamente ci fu un terremoto, un angelo del Signore scese dal cielo, fece rotolare la grossa pietra e vi sedette sopra.
Aveva un aspetto splendente come un lampo … Le guardie ebbero tanta paura di lui che cominciarono a tremare e rimasero come morte… L’angelo disse loro: Gesù è risuscitato dai morti e vi aspetta in Galilea. Là lo vedrete. Le donne partono, spaventate ma piene di gioia, per portare l’annunzio ai discepoli. Ma all’improvviso Gesù viene loro incontro e dice . “Allora si avvicinarono a lui, abbracciarono i suoi piedi e lo adorarono….” (Mt 28). !>
L’ Evangelista Luca (24, 1- 49) così scrive: “…. Le donne andarono al sepolcro di Gesù portando gli aromi … videro che la pietra era stata spostata. Entrarono nel sepolcro ma non trovarono il corpo del Signore…apparvero loro due uomini in vesti splendenti che dissero loro: Perché cercate tra i morti Colui che è vivo? Egli non si trova qui ma è risuscitato … Allora le donne si ricordarono le parole di Gesù.
Lasciarono il sepolcro e andarono a raccontare ai discepoli quello che avevano visto e udito. Erano Maria di Magdala, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre donne che erano con loro riferirono agli apostoli le stesse cose…. Quello stesso giorno due discepoli stavano andando verso Emmaus…. Mentre parlavano per via, Gesù si avvicinò e si mise a parlare con loro… domandò: di che parlate?.. Essi non lo riconobbero.
Uno dei due, Cleopa rispose: sei l’unico a non sapere… Gesù spiegò ai due discepoli i passi della Bibbia che lo riguardavano…Giunti al villaggio … Gesù si mise a tavola con loro, pronunziata la preghiera di benedizione, lo spezzò e cominciò a distribuirlo. Allora i loro occhi si aprirono e riconobbero Gesù ma lui sparì dalla loro vista….Tornarono a Gerusalemme e trovarono i discepoli.
Questi dicevano: Veramente Il Signore è risuscitato ed è apparso a Simone”. Più avanti (24, 36-53), leggiamo: “Gli undici apostoli e i loro compagni stavano parlando di queste cose: Gesù apparve in mezzo a loro (a porte chiuse) e disse: la pace sia con voi. Sconvolti e pieni di paura pensavano di vedere un fantasma: Ma Gesù disse loro: Guardate le mie mani e i miei piedi!
Sono proprio io! Toccatemi e verificate: un fantasma non ha carne e ossa come me. … Essi però erano pieni si stupore e di gioia, non riuscivano a crederci. Era troppo grande la loro gioia! Allora Gesù disse: Avete qualcosa da mangiare? Gli diedero del pesce arrostito. Gesù lo prese e lo mangiò davanti a tutti”. (Continua)
Don Manlio
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