Catechesi sulla Pasqua – I parte
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Pasqua – dall’ebraico Pesach – Significa “passaggio”. Il popolo di Israele, celebrando la pasqua, ricorda il “passaggio” attraverso il Mar Rosso e quindi il passaggio dalla schiavitù egiziana alla libertà nella “terra promessa”. Noi cristiani celebriamo la Pasqua di Risurrezione, che rappresenta il “passaggio” dalla Schiavitù del peccato alla libertà dei figli di Dio. La Pasqua dei cristiani ha inizio – al termine del triduo – “il primo giorno dopo il sabato” e, liturgicamente, dura otto giorni (ottava di Pasqua).
Dopo si entra nel Tempo pasquale, che comprende l’Ascensione (40 giorni dopo la Risurrezione) e si conclude a Pentecoste (dal greco: pente kostè: cinquantina pasquale), in cui si celebra la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e quindi sulla Chiesa. A differenza di altre solennità, Pasqua non ha una data fissa ( solo nella terra giovannea, l’Asia minore, veniva celebrata il 14 di nisan, mese che cade tra marzo e aprile). Altro ve, per un’antica tradizione, si celebrava la domenica successiva al primo plenilunio di primavera.
Tale data venne riconosciuta dal Concilio di Nicea (325 d.C.9, per tutta la Chiesa. La S. Pasqua è il centro dell’Anno Liturgico, è il cuore della vita della Chiesa. La Natività di Cristo, fine a se stessa, non avrebbe avuto senso: essa, è finalizzata alla Passione, morte e risurrezione di Cristo. Gesù lo dice apertamente agli apostoli: “Il Figlio dell’uomo è venuto al mondo per essere dato nelle mani dei peccatori, morire e, il terzo giorno, risorgere”; e a Pilato: “Per questo sono nato e sono venuto al mondo: per rendere testimonianza alla Verità (Gv 18)”, vale a dire: per testimoniare, con parole e opere ciò che afferma la S.Scrittura.
Noi sappiamo che “Come per un solo uomo (Adamo) venne nel mondo la morte, così per un solo uomo (Cristo) è ridata all’umanità la vita” (I Cor 15). Cristo è il vero Agnello che ha tolto il peccato del mondo, che morendo ha distrutto la morte e che risorgendo ha ridato a noi la vita (Lit.). Ma, come appare evidente, non ci poteva essere risurrezione se prima non ci fosse stata la morte, quella morte che dona salvezza ai credenti.
E’ dalla croce di Gesù che scaturiscono i Sacramenti ma è dalla Risurrezione, con la discesa dello Spirito Santo, che essi prendono vigore. Dice l’Apostolo: “O voi tutti, non sapete che quanti di noi siamo stati battezzati, siamo stati sepolti con Cristo e con Lui siamo risorti…(Rm 6)”.
Don Manlio
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