Cari Apostoli miei
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E’ da un po’ di tempo che la Regina della Pace chiama i suoi “Cari figli” con questo appellativo: “Cari Apostoli miei”.
In verità non possiamo essere né neutri, né neutrali: in questo tempo di grandi combattimenti e di grandi cambiamenti, dobbiamo già schierarci: o da una parte o dall’altra. E possiamo esserlo già con la presenza e anche nel silenzio. E’ la vita che parla: lo sguardo, il modo di parlare e di essere, il modo di presentarci, di salutare, di operare, di porci di fronte agli altri. E’ già importante sapere come ci poniamo davanti a Dio, il Signore, e anche davanti alla nostra coscienza, a noi stessi.
Prima del peccato, Adamo ed Eva si comportavano da figli, liberi esternamente e interiormente, e dopo il peccato si nascondevano davanti a Dio, lo temevano, non sentivano più il suo Amore, non lo amavano più e testimoniavano il bisogno di fuggire da Lui. Anche tra loro hanno dovuto nascondere le loro nudità, ma non sapevano che cosa indossare, per nascondere il loro peccato se non foglie di fico. (cfr. Gen. 3).Quante volte anche noi ci nascondiamo dietro a un vestito firmato, a una facciata, a una apparenza. Ma poi l’apparenza dura poco e viene fuori il nostro carattere, i nostri pregi e i nostri difetti.
Ci sono i prodotti “DOCG” e i prodotti contraffatti. Come scoprire la verità di noi stessi? Basta confrontarsi con il passo di S. Paolo che mostra i 15 frutti della carne e i 12 frutti dello Spirito in Gal. 5, 16. 19 – 25. Già questi dicono a quale schieramento apparteniamo e quali sono “valori” per noi, quello che cerchiamo per noi e che proponiamo agli altri. Non è difficile vivere i frutti dello Spirito, ma mostrare dove cerchiamo, mettiamo e mostriamo la nostra gioia: nella carne o nello Spirito? Per paura di dipendere da Dio, diventiamo schiavi del mondo e della carne.
Ci vergogniamo di Dio e non ci vergogniamo del mondo. Pensando secondo il mondo pensiamo di essere liberi, di avere un nostro pensiero, in realtà siamo schiavi del pensiero degli altri, degli amici e del mondo. La libertà non consiste nello scegliere e nel fare quello che si vuole, ma nel fare quello che è Bene per noi e per tutti.
Vediamo dove portano i falsi valori del mondo? Come possiamo ignorare e tacere, non interessarci di noi stessi, degli altri e del mondo intero?
A volte non possiamo proporre niente, ma possiamo sempre collaborare con la Regina della Pace a portare le anime assetate all’acqua salubre e fresca, anche con la sola preghiera, con l’offerta dei nostri digiuni, sacrifici, sofferenze e croci.
Mi fa sempre riflettere questa considerazione: Gesù Cristo non ha salvato il mondo coi suoi bei discorsi e neppure coi miracoli, ma solo morendo in Croce per Amore; “per questo Dio, il Padre, l’ha esaltato.” (cfr. Fil. 2, 9). Il “martirio” è infatti sinonimo di “testimonianza”. Il Martirio è la grazia più grande, è l’Apostolato più fecondo, come giustamente dice Tertulliano: “Il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani.” In questo tempo c’è spazio per una grande fecondità: questo è il tempo dei martiri, è il tempo nel quale si completa il numero dei martiri (cfr. Apoc. 6,11), per una nuova primavera nella Chiesa.
In questo tempo la Regina della Pace ci sostiene nel nostro cammino con la sua parola di esortazione e con la sua intercessione. Ci accompagni anche la benedizione del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Mir
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