Angelus del S. Padre Benedetto XVI e Novena
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Domenica 11 dicembre, a Piazza San Pietro, Sua Santità Benedetto XVI, alla rituale preghiera dell’Angelus, ha pronunciato il seguente discorso:
Cari fratelli e sorelle! I testi liturgici di questo periodo di Avvento ci rinnovano l’invito a vivere nell’attesa di Gesù, a non smettere di aspettare la sua venuta, così da mantenerci in un atteggiamento di apertura e di disponibilità all’incontro con Lui. La vigilanza del cuore, che il cristiano è chiamato ad esercitare sempre, nella vita di tutti i giorni, caratterizza in particolare questo tempo in cui ci prepariamo con gioia al mistero del Natale.
L’ambiente esterno propone i consueti messaggi di tipo commerciale, anche se forse in tono minore a causa della crisi economica. Il cristiano è invitato a vivere l’Avvento senza lasciarsi distrarre dalle luci, ma sapendo dare il giusto valore alle cose, per fissare lo sguardo interiore su Cristo. Se infatti perseveriamo “vigilanti nella preghiera ed esultanti nella lode”, i nostri occhi saranno in grado di riconoscere in Lui la vera luce del mondo, che viene a rischiarare le nostre tenebre. In particolare, la liturgia dell’odierna domenica, detta “Gaudio“, ci invita alla gioia, ad una vigilanza non triste, ma lieta.
Scrive San Paolo: “Gioite sempre nel Signore”. La vera gioia non è frutto del divertirsi, inteso nel senso etimologico della parola, cioè esulare dagli impegni della vita e dalle sue responsabilità. La vera gioia è legata a qualcosa di più profondo. Certo, nei ritmi quotidiani, spesso frenetici, è importante trovare spazi di tempo per il riposo, per la distensione, ma la gioia vera è legata al rapporto con Dio. Chi ha incontrato Cristo nella propria vita, sperimenta nel cuore una serenità e una gioia che nessuno e nessuna situazione possono togliere.
Sant’Agostino lo aveva compreso molto bene; nella sua ricerca della verità, della pace, della gioia, dopo aver cercato invano in molteplici cose conclude con la celebre espressione che il cuore dell’uomo è inquieto, non trova serenità e pace finché non riposa in Dio. La vera gioia non è un semplice stato d’animo passeggero, né qualcosa che si raggiunge con i propri sforzi, ma è un dono, nasce dall’incontro con la persona viva di Gesù, dal fargli spazio in noi, dall’accogliere lo Spirito Santo che guida la nostra vita.
È l’invito che fa l’apostolo Paolo, che dice: “Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo” (1 Ts 5,23). In questo tempo di Avvento rafforziamo la certezza che il Signore è venuto in mezzo a noi e continuamente rinnova la sua presenza di consolazione, di amore e di gioia. Abbiamo fiducia in Lui; come ancora afferma sant’Agostino, alla luce della sua esperienza: il Signore è più vicino a noi di quanto noi lo siamo a noi stessi.
Affidiamo il nostro cammino alla Vergine Immacolata, il cui spirito ha esultato in Dio Salvatore. Sia Lei a guidare i nostri cuori nell’attesa gioiosa della venuta di Gesù, un’attesa ricca di preghiera e di opere buone. Cari fratelli e sorelle, oggi il primo saluto è riservato ai bambini di Roma, venuti per la tradizionale benedizione dei “Bambinelli”, organizzata dal Centro Oratori Romani. Grazie a voi tutti! Cari bambini, quando pregherete davanti al vostro presepe, ricordatevi anche di me, come io mi ricordo di voi. Vi ringrazio, e Buon Natale! Sono lieto di salutare i rappresentanti del Movimento per la Vita di molti Paesi europei, convenuti in occasione del premio per la vita “Madre Teresa di Calcutta” assegnato alla memoria di Chiara Lubich.
Cari amici, nell’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, ricordiamo che il primo fra tutti i diritti è quello alla vita. Vi auguro ogni bene per la vostra attività. Desidero inoltre invitare gli universitari degli Atenei di Roma alla celebrazione dei Vespri in preparazione al Natale: l’appuntamento è per giovedì prossimo, 15 dicembre, nella Basilica di San Pietro.
NOVENA
AL SANTO BAMBIN GESU’ DI PRAGA
1° GIORNO
Bambin Gesù, eccomi ai tuoi piedi; mi rivolgo a te che sei tutto. Ho tanto bisogno del tuo aiuto! Rivolgimi, o Gesù, uno sguardo d’amore e, poiché sei onnipotente, vienimi in soccorso.
Pater, Ave, Gloria
Per la tua infanzia divina, o Gesù, concedimi la grazia che vengo a chiederti (esprimere adesso la grazia desiderata), se è conforme alla tua volontà e al mio vero bene. Non guardare alla mia debolezza, ma alla mia fede e alla tua infinita misericordia.
2° GIORNO
O Gesù, splendore del Padre dei Cieli, sul tuo volto risplende il raggio della divinità. Io ti adoro confessando che tu sei il vero Figlio del Dio vivente. Io offro a te, Signore, tutta la mia vita. Fa’ che mai io venga separato da te che per me sei tutto.
Pater, Ave, Gloria
Per la tua infanzia divina, o Gesù…
3° GIORNO
O Santo Bambin Gesù, contemplando il tuo volto su cui splende il più dolce sorriso, mi sento pieno di fiducia. Sì, spero tutto dal tuo amore. O Gesù, fai risplendere su di me e su tutti i miei cari i tuoi sorrisi di grazia, ed io esalterò la tua infinita misericordia.
Pater, Ave Gloria
Per la tua infanzia divina, o Gesù…
4° GIORNO
O Bambin Gesù con la fronte cinta da una corona, io riconosco in te il mio Re divino. Non voglio più servire il demonio, né obbedire alle mie passioni o cedere al peccato. Regna, o Gesù, sul mio povero cuore e rendilo tutto tuo per sempre.
Pater, Ave Gloria
Per la tua infanzia divina, o Gesù…
5° GIORNO
Io ti contemplo, o dolcissimo Redentore, vestito di un manto di porpora, la tua veste regale. Essa mi parla di sangue: quel sangue che tu hai versato per me. Fa’, o Gesù Bambino, che non dimentichi mai il tuo sacrificio e che non rifiuti di soffrire con te e per te.
Pater, Ave, Gloria
Per la tua infanzia divina, o Gesù…
6° GIORNO
Bambino amorevolissimo, nel vederti sorreggere il mondo il mio cuore si riempie di gioia. Anch’io sono fra gli innumerevoli esseri che sostieni. Tu mi guardi, tu mi sostieni in ogni momento, mi tieni come il tuo bene. Veglia su di me, o Gesù, ed aiutami nelle mie prove.
Pater, Ave, Gloria
Per la tua infanzia divina, o Gesù…
7° GIORNO
Sul tuo Cuore, o Bambin Gesù, brilla una Croce. Essa è lo stendardo della nostra Redenzione. O divino Salvatore, anch’io ho una croce che, seppur leggera, troppo spesso mi opprime. Aiutami ad accettarla, affinché possa portarla sempre con buoni frutti. Tu sai quanto sono debole. Aiutami, Gesù.
Pater, Ave, Gloria
Per la tua infanzia divina,
8° GIORNO
Assieme alla Croce, sul tuo Cuore, o Bambin Gesù, vedo un cuoricino. E’ l’immagine del tuo Cuore, veramente d’oro nella sua infinita tenerezza. Tu sei l’Amico vero che si dona generosamente e si sacrifica persino per chi ama. Fammi capire ancora con quanto ardore mi ami e insegnami a rispondere al tuo amore.
Pater, Ave, Gloria
Per la tua infanzia divina, o Gesù…
9° GIORNO
O piccolo Re, la tua mano destra onnipotente, quante benedizioni ha dato a coloro che ti onorano e t’invocano. Benedici, o Bambin Gesù, anche l’anima mia, il mio corpo e ciò che mi è necessario. Benedicimi nei miei bisogni, affinché vengano assicurati; benedicimi nei miei desideri, affinché vengano esauditi. Ascolta la mia preghiera ed io benedirò il tuo Santo Nome ogni giorno.
Pater, Ave, Gloria
Per la tua infanzia divina, o Gesù…
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