A proposito di laicità – 2° parte
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Essa è laica la Chiesa quando “non pretende di essere” né uno Stato né il Regno di Dio e, perciò, da un lato lascia ai cristiani, in quanto cittadini, il diritto di fare le proprie scelte secondo la loro coscienza evangelica, dall’altro riconosce la propria esigenza di rinnovarsi e convertirsi incessantemente al Regno che viene; sono laici, infine, i fedeli quando si rendono conto che le loro scelte mondane “non sono” assolute e indiscutibili, ma devono sempre misurarsi sia con il Vangelo e il Magistero della Chiesa, sia con la complessità delle situazioni della storia e della loro vita personale.
Non sono laici, infine, quei fedeli che pretendono di avere soluzioni già pronte e indiscutibili per tutti i problemi e identificano le proprie scelte con il Vangelo, accusando tutti gli altri credenti di non essere cristiani, senza rendersi conto dell’opinabilità che spesso accompagna la complessa e delicata opera di “traduzione” dei principi nelle situazioni concrete.
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