A proposito di Eutanasia
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L’Eutanasia è un peccato
Rifiutare l’accanimento terapeutico, SI! Le cure necessarie alla Vita, No! Respirare, man-giare, bere, sono diritti innegabili. Staccare la spina è un peccato gravissimo. Non uccidere. Rifiutare chemio ed altri accanimenti, morire in pace a casa sua, sono diritti del malato e nessun può sostituirsi a lui.
I Nostri ospedali sono da 4° mondo: noi medici non sappiamo i nomi degli ammalati! Un ricco imprenditore, non avendo fiducia nella Sanità italiana, per 1 semplice Pacemaker volò in USA. Vedete:“Patch adams” con Roby Williams.
Leggi la vita del Beato Giuseppe Moscati. Gesù prima dice al paralitico: ”Ti sono rimessi i tuoi peccati”, poi: “Sii guarito”. Il medico cerca di fare il 2° ma il 1° non può farlo (non è ne Dio nè prete) ma deve pregare, aiutando l’ammalato a confessarsi col sacerdote per prepararsi sia alla guarigione, oppure alla morte, se Dio cosi ha deciso. Un vecchio medico di Bari ha detto: “Un medico che non prega non è medico.”
Uccidere cuccioli di gatti o cani randagi? Non è giusto! Ma bimbi nell’utero della madre, i vecchi fastidiosi, gli handicappati, quelli SI! E dicono di essere contro la pena di morte??? Bella logica dei laici.
In Olanda, sono 35 000 le vittime (dal 2002 l’eutanasia è legge); e di queste, 3 su 4 non consenziente. Motivi? “Bassa qualità di vita, condizioni familiari difficili”. Ogni caso è sottoposto ad 1 commissione: un medico, un giurista e uno «specialista» (!?) di questioni etiche. Niente appello! Questi «esperti» hanno in mano la vita delle persone fastidiose (neonati o adulti con patologie o malformazioni dette «insopportabili» o modo di pensare “inadatto”).
Peggio dei nazisti. Chi deciderà e con quali criteri chi è degno di cure o di vivere?
Padre Maria
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