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I NOSTRI MORTI CI PROTEGGONO
Favorì temporali e spirituali
Un altro fatto degno di nota è il seguente. Eusebio, duca di Sardegna, vissuto nel secolo xm, aveva una tenera divozione per le anime del Purgatorio, e non contento di aiutarle con preghiere aveva assegnate le rendite di una delle sue città alla fondazione di pii istituti in suffragio di esse, la qual città veniva perciò chiamata Villadio, ossia città di Dio.
Astorgio, re di Sicilia, principe infedele, risolvette d’impadronirsene, ed avendo un esercito di molto superiore a quello del duca di Sardegna non tardò molto ad ottenere quanto desiderava. Alla notizia fatale il pio Eusebio desolato per vedere in tal modo venir meno alle anime purganti tanta sorgente di suffragi, si pose in marcia coi suoi soldati per tentar di riconquistar Villadio, sebbene le sue forze fossero troppo sproporzionate di fronte a quelle del nemico.
Mentre però s’inoltrava per la campagna, ecco farglisi incontro una numerosa schiera vestita di bianco e con bianchi stendardi, la quale fermatasi d’un tratto, mandò innanzi gli araldi che gridarono ad alta voce : “Non temete, o fratelli, poiché noi siamo milizie del Re del cielo inviate in vostro soccorso. Chiamate il vostro principe perché venga a colloquio col nostro Duce.
Eusebio allora fattosi innanzi, dopo aver conferito e preso gli ordini del Duce celeste ed unite le schiere a quelle di lui, arrivò sotto le mura della città. Astorgio sgomentato dinanzi a tanto apparato di milizia, abbandonò imme diatamente la città senza opporre resistenza veruna.
Eusebio volle ringraziare di tanto favore il celeste Comandante, ma questi gli rispose che i suoi soldati erano anime del Purgatorio, liberate mercé i suffragi da lui fatti, che il Signore le aveva inviate per difenderlo in quel frangente, e che continuasse quindi sempre a soccorrerle e fosse sicuro che quante anime libererebbe, altrettanti protettori avrebbe nel cielo (Rossignoli).
Padre Pietro Louvet
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