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XV Dom. del T.O.
+ Marco (6,7-13)
Entrati in una casa lì rimanete. Ecco il punto di approdo: la casa, il luogo dove la vita nasce ed è più vera, abbracciata dal cerchio degli affetti che fanno vivere.
E il Vangelo deve essere significativo lì, nella casa, deve parlare e guarire nei giorni delle lacrime e in quelli della festa, quando il figlio se ne va, quando l’anziano perde il senno o la salute… Se in qualche luogo non vi ascoltassero, andatevene, al rifiuto i discepoli non oppongono risentimenti solo un po’ di polvere scossa dai sandali. E non deprimetevi per una sconfitta, non abbattetevi per un rifiuto: c’è un’altra casa poco più avanti, un altro villaggio, un altro cuore. All’angolo di ogni strada germoglia l’infinito.
Signore Gesù, hai scelto i Tuoi preti tra noi e li hai mandati a proclamare la Tua Parola e ad agire nel Tuo Nome. Per un così grande dono alla Tua Chiesa, Ti lodiamo e Ti rendiamo grazie. Ti chiediamo di riempirli con il fuoco del Tuo amore, cosicché il loro ministero riveli la Tua presenza nella Chiesa. Poiché sono vasi di argilla, preghiamo perché il Tuo potere operi nella loro debolezza.
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