1 Giugno 2013 – Primo Sabato del mese – Devozione al Cuore Immacolato di Maria
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I CINQUE PRIMI SABATI
DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
(si può praticare anche la PRIMA DOMENICA)
QUINTO SABATO
Intenzione riparatrice. – Per far ammenda d’onore al Cuore Immacolato di Maria per tanta profanazione dell’amore e per tanto moltipllcarsi dì peccati impuri.
Offerta – Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io Ti adoro profondamente e Ti offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di nostro Signore Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi che Ti offendono. Per i meriti infiniti del Suo Cuore Santissimo e per l’intercessione del Cuore Immacolato di Maria, Ti prego concederci la sincera conversione del cuore.
QUINTO MISTERO GAUDIOSO
IL RITROVAMENTO DI GESÙ
Gesù dodicenne al tempio. – I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l’usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano orano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: « Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose: « Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio? ». Ma essi non compresero le sue parole.
Partì dunque con loro e tornò a Nazareth e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini (Le 2, 41-52).
« Abbiamo smarrito Gesù ». Chi può ridire lo strazio di Maria e di Giuseppe, quando s’accorsero che Gesù non era con loro? Lo cercarono dappertutto, nelle giornate febbrili, nelle notti insonni, affacciandosi ad ogni tenda, scrutando ogni ombra, interrogando ogni viso di bimbo. Dov’era mai Gesù? Forse lungo una via a stendere esitante la mano per sfamarsi? Oh benedetta la mano che si fosse tesa ad alleviare la sua pena, con un gesto di carezza! Gesù era nel Tempio. Insegnava ai maestri d’Israele. La Vergine lo scorse da lontano, ed il suo Cuore traboccò di gioia, indicibilmente.
Il Cuore di Maria si è rivelato: è pieno di ansia e di tenerezza per i suoi figli. Non sono forse io il figliol prodigo che si è smarrito nella notte del peccato? Forse la Vergine, nostra Madre, m’insegue palpitando d’angoscia, struggendosi nell’attesa, deplorando la mia sconsiderata ostinazione. Forse l’anima mia è lacera e sanguinante nel groviglio delle passioni, nel groviglio delle colpe. Oh mi alzerò anch’io, come il prodigo giovinetto e ritornerò al Cuore della Madre mia, per sentirmi alitare in volto il soffio del tenero perdono: Figlio, perché mi hai fatto questo?
È il peccato che ci fa perdere Gesù, che insozza la bellezza dell’anima nostra. Il Cuore Immacolato di Maria che non fu mai per un solo istante offuscato da macchia, né sfiorato da alcuna sozzura, c’ispiri un odio inestinguibile per l’offesa a Dio, ci faccia amare la purezza, l’innocenza della vita.
Il messaggio di Fàtima è un accorato invito di Maria a desistere dal peccato, a far penitenza. « La Madonna ha detto che i peccati del mondo sono molto grandi, ed Ella non può più trattenere il braccio del suo amato Figlio. Bisogna far penitenza ». Così Giacinta sul letto di morte.
Rallegriamoci ancora con quel Cuore ammirabile che ha saputo serbare in sé, meditando senza posa, i divini misteri della vita di Gesù, facendone nutrimento alla sua mente, fiamma al suo spirito, e chiediamogli l’amore alla vita interiore, il dono di vivere continuamente alla presenza di Dio, raccogliendoci anche nel frastuono delle occupazioni; chiediamo la grazia di ritrovare Gesù, in ogni nostro dovere, compiuto fedelmente.
Oh, se le nostre famiglie saranno una copia fedele della Sacra Famiglia di Nazareth, la vita intera sarà santificata e benedetta e sarà assicurato un gran premio in cielo!
Esame di coscienza. Detesto e deploro i miei peccati? – Fuggo le occasioni e le compagnie pericolose? – Sono sincere e dolorose le mie confessioni? – Come adempio i miei doveri di pietà verso i genitori, i figli, i fratelli? – Alimento discordie in famiglia? – Atto di dolore.
Ossequio. Fuggirò il peccato. La morte, ma non peccati (S. Domenico Savio).
Preghiera. Vergine Maria, Madre mia, liberami dal peccato mortale.
Pratiche riparatici: Confessione, Comunione, Rosario.
ESEMPIO
UN PICCOLO CALVARIO – Quando il sindaco di Villa Nova de Ourèm, in ossequio alle leggi anticlericali del Paese, credette di intervenire negli avvenimenti di Fàtima, rapì, con uno stratagemma, i tre fanciulli. Dopo un primo interrogatorio, li rinchiuse nella prigione comune, minacciandoli che più tardi sarebbe venuto a prenderli per bruciarli vivi. Giacinta piangeva.
UN PICCOLO CALVARIO – Quando il sindaco di Villa Nova de Ourèm, in ossequio alle leggi anticlericali del Paese, credette di intervenire negli avvenimenti di Fàtima, rapì, con uno stratagemma, i tre fanciulli. Dopo un primo interrogatorio, li rinchiuse nella prigione comune, minacciandoli che più tardi sarebbe venuto a prenderli per bruciarli vivi. Giacinta piangeva.
— Perché piangi? — le chiese Lucia.
— Perché dobbiamo morire senza abbracciare
i nostri genitori. Né i tuoi, né i miei sono venuti ai rivederci. Io vorrei almeno riabbracciare la mamma…
— Non piangere — disse Francesco — se non potremo rivedere la mamma, pazienza! Offriamo
questo sacrificio per la conversione dei peccatori.
– E giungendo le mani disse: — O Gesù mio, è per tuo amore, per la conversione dei peccatori!
Giacinta, piangendo, a mani giunte e con gli occhi al cielo, soggiunse: « Ed anche per il Santo Padre, ed in riparazione delle offese commesse contro il Cuore Immacolato di Maria». Poi s’inginocchiarono per recitare il Rosario. I carcerati s’inginocchiarono e pregarono con loro.
Più tardi ricominciò l’interrogatorio. Ma, non riuscendo a carpire loro il segreto, il sindaco ricorse ad un altro stratagemma. Scattando in piedi, furibondo e corrucciato gridò: “Se non vogliono ubbidire con le buone ubbidiranno con le cattive. — E comandò di preparare una grande padella con olio bollente, per farvi friggere i ribelli. Frattanto i fanciulli vennero rinchiusi nella stanza vicina.
Momenti pieni di angoscia e d’ansietà per i poveri innocenti. D’un tratto la porta si apre e il sindaco chiama la piccola Giacinta: “Se non parli, sarai la prima ad esser bruciata. Vieni con me. La piccina che poco prima piangeva per nostalgia della mamma lo segue ad occhi asciutti, ferma nella risoluzione di non tradire l’ordine della Madonna. Fu interrogata in un’altra stanza.
La porta si riapre. È la volta di Francesco: “Quella è già morta. Adesso a te — grida il sindaco. “Dimmi il tuo segreto.
– Non posso dirlo a nessuno.
– No? Vedremo. — E afferrandolo per un braccio se lo trascina dietro. Carezze e minacce in ni approdarono a nulla, e andò a raggiungere la sorellina nella medesima stanza.Era la volta di Lucia. « Ero convinta — confesserà più tardi — che egli facesse davvero e che ormai fosse finita per me; ma non avevo paura e mi raccomandavo alla Madonna ».
La Vergine Santissima aveva promesso ai suoi piccoli amici che avrebbero avuto ben presto da soffrire, ma la grazia di Dio li avrebbe « sempre assistiti e confortati ».
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