1 febbraio 2014 – I Sabato del mese
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I CINQUE PRIMI SABATI
DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
(si può praticare anche la PRIMA DOMENICA)
Secondo Sabato
Offerta – Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io Ti adoro profondamente e Ti offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di nostro Signore Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi che Ti offendono. Per i meriti infiniti del Suo Cuore Santissimo e per l’intercessione del Cuore Immacolato di Maria, Ti prego concederci la sincera conversione del cuore.
SECONDO MISTERO GLORIOSO
L’ASCENSIONE
Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: « Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l’avete visto andare al cielo » (At 1,9-11).
Riflessioni – A capo dello stuolo osannante degli eletti, sua gloriosa conquista, liberati dal Limbo, Gesù fa il suo ingresso trionfale nel cielo.
« Padre, glorifica il Figliuol tuo, affinchè egli ti glorifichi!» aveva pregato Gesù (Gv 17,1). Ora Egli trasvola oltre tutti i cieli, siede alla destra del Padre, Re dei tempi e Giudice delle a-nime, Mediatore unico, sorgente di benedizione, di vita, di grazia.
È l’ora del trionfo di Gesù. Dopo aver compiuto con suprema fedeltà la volontà del Padre, dopo esser disceso negli abissi insondabili del dolore e dell’obbrobrio, riscattando il mondo, sgommando le potenze dell’inferno, la sua Umanità santissima è chiamata al premio, a gustare gli splendori, la beatitudine e la potenza di una eterna esaltazione.
Maria esulta, pur nella tristezza del distacco. Oltre il velo di nubi che ha rapito ai suoi occhi mortali Gesù, l’anima estatica contempla, al ili sopra di tutte le schiere angeliche, il Re della gloria che prende possesso del suo regno.
Anche noi dobbiamo esultare nel trionfo di Costi: «Se voi mi amate, vi rallegrerete che io stilla al Padre» (Gv 14,28). Quanti amano Gesù, provano una gioia profonda ed intensa contemplando il mistero della sua Ascensione, nel ringraziare il Padre di avergli dato una tale gloria. Rallegriamoci, perché il trionfo di Gesù è puro nostro.
La gloria del Capo legittima la speranza delle membra: il Capo è Gesù e le membra siamo noi. Anche per noi è serbata l’apoteosi del premio. Questa gioiosa speranza ci darà sempre nuovo slancio a camminare per la via dei comandamenti del Signore, senza fermarci alle piccole gioie, alle cose caduche di quaggiù.
Serbiamo il nostro cuore libero da attaccamenti terreni; serbiamo una incrollabile fiducia, guardando al cielo. Lassù è il nostro destino, la nostra patria. Gesù è andato a prepararci il posto. Egli non vuole essere solo nel suo trionfo: « Padre, Io voglio che dove sono io siano pure con me quelli che mi affidasti… » (Gv 17,24).
Esame di coscienza – Penso sovente al cielo? – O sono del tutto immerso negli affari, negli interessi, nelle faccende di quaggiù? – Ho il cuore distaccato dalle cose umane, dai piaceri effimeri, dai comodi della vita? – Che cosa faccio per meritarmi 11 Paradiso? –
Atto di dolore.
Ossequio – Mi accosterò con frequenza ai SS. Sacramenti, per attingervi grazia e luce, onde indirizzare tutta la mia vita al cielo.
Preghiera – Maria, Madre di grazia e di misericordia, proteggici dal nemico e accoglici nell’ora della morte.
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